San Rocco: notizie biografiche tra storia e leggenda
Nacque a Montpellier (Francia) forse nel 1295 in una ricca e nobile
famiglia. Rimasto orfano a vent'anni, diede ai poveri quanto
possedeva e partì in pellegrinaggio alla volta di Roma.
Per questo motivo San Rocco è rappresentato tradizionalmente
nelle vesti di un pellegrino. Durante il viaggio si fermò ad
Acquapendente, nei pressi di Viterbo, dopo un’epidemia di peste che
stava decimando la popolazione, e si prodigò a curare i
malati, guarendone parecchi con il segno della croce sulla fronte.
Poi, avendo saputo che anche in Romagna infuriava l’epidemia,
rimandò la partenza per Roma, e andò a Cesena e a
Rimini, rimanendovi fino alla scomparsa della pestilenza.
Nel 1317 il pellegrino raggiunse finalmente Roma, dove alternava la
preghiera all’ assistenza negli ospedali. A Piacenza fu colpito
egli stesso dal morbo e, per non obbligare gli altri a curarlo, si
rifugiò in una località chiamata Sarmato. Quasi ogni
giorno sulle soglie della capanna compariva un cane che gli offriva
una pagnotta sottratta alla tavola del padrone: da qui deriva la
tipica iconografia del Santo.
Il patrizio Gottardo Pallastrelli,
che da quelle parti aveva una piccola casa di caccia, notò
lo strano comportamento del cane e un giorno lo seguì,
scoprendo il mistero. Rocco venne allora portato via e sistemato
nella casa del patrizio, che lo curò fino a quando non fu
guarito e in condizione di ritornare a Montpellier, dove
tornò senza essere riconosciuto.
Più che un pellegrino sembrava un poco di buono: venne arrestato e condotto
davanti al giudice, lo zio Bartolomeo Rog, che non lo riconobbe.
Rocco a sua volta, non volendo godere di nessun privilegio, si
rifiutò di rivelare la sua identità; così il
magistrato decise di rinchiuderlo in carcere.
Morì il 16 agosto 1327 all’età di 32 anni. Aperta la cella del carcere,
trovarono il cadavere con una tavoletta sotto il capo. Dov'era
scritto: "coloro che colpiti dalla peste ricorreranno
all’intercessione del Beato Rocco, prediletto da Dio, ne saranno
immediatamente liberati".
Incuriosito da questa notizia, arrivò anche lo zio, che riconobbe il nipote da un segno
speciale che portava fina dalla nascita, una croce di colore
rossastro, impressa sulla parte sinistra del petto, all’altezza del
cuore. San Roco è il santo degli abbandonati e degli
appestati.
La devozione a San Rocco, a Torino, risalirebbe
all’inizio del XVI secolo. Appena fuori Porta Palazzo c'era, vicino
alla fontana di Santa Barbara, una cappella dedicata al Santo.

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