Chiesa di Santa Pelagia
La chiesa di Santa Pelagia venne edificata tra il 1769 e il 1772 per volere delle monache
agostiniane. Il progetto fu realizzato dall’architetto torinese Filippo Nicolis di Robilant.
A inizio Ottocento l’ordine religioso delle monache agostiniare fu soppresso per le leggi
napoleoniche e le autorità francesi affidarono i locali alla Regia Opera della Mendicità
Istruita (ora Opera Munifica Istruzione), un’opera pia nata all’inizio del ’700 per istruire e
soccorrere i ragazzi poveri che operò molto attivamente nel campo dell’educazione.
A partire dal 1789, grazie all’interessamento di Vittorio Amedeo II, vengono aperte le prime due
classi gratuite del Piemonte. Nella chiesa furono istiuite anche le prime scuole serali ancora
attive fino a pochi anni fa.
L’intervento educativo, dopo la chiusura delle scuole elementari, si concentra nelle aree della
formazione per adulti e della didattica per bambini. Vengono organizzati seminari per educatori e
corsi di musica per i più piccoli.
L’edificio è a pianta centrale e al vano centrale circolare si aggregano quattro spazi ellittici
che opsitano il presbiterio, due cappelle laterali e l’organo. Dalla cappella sinistra si accede
all’ampio coro a forma semiovale dove le monache assistevano, separate dal popolo, alle funzioni
religiose. Il vano centrale è sormontato da una cupola con finta prospettiva al centro nella quale
si innestano le cupole che sovrastano gli altari.
Opere del pittore Vittorio Blanchery sono la pala dell’altare maggiore, raffigurante la Vergine
metre incorona Santa Pelagia con i santi Agostino e Anna, e le due grandi tele destinate alle
cappelle latarali: per la cappella di sinistra San Francesco di Sales in contemplazione del Sacro
Cuore di Gesù, e per l’altare di destra San Luigi Gonzaga sostenuto da un angelo.
http://www.santapelagia.it

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