Il Cattolicesimo e le sue origini nella storia
Cattolicesimo: la confessione cristiana che si caratterizza per l’organizzazione gerarchica imperniata sul
vescovo di Roma.
I connotati precisi del cristianesimo vennero fissati dal concilio di Trento, che formalizzò
le differenze tra la dottrina cattolica e la protestante: per stabilire il contenuto della rilevazione,
insieme con la Bibbia, è decisiva la testimonianza della tradizione: i sacramenti sono sette, e tutti istituiti da
Gesù Cristo.
Dogmi professati esclusivamente dalla chiesa romana sono: l’Immacolata concezione di Maria,
l’Assunzione, l’infallibilità del papa.
La chiesa cattolica (la greco katholikòs, universale) rivendica a
sé il carattere di autenticità, cioè di essere l’unica vera chiesa in totale continuità con la tradizione
apostolica.
Nel secolare confronto con i grandi assetti politici culturali, soprattutto dell’occidente,
ha mostrato una notevole capacità di adeguamento storico e insieme di fedeltà al nucleo essenziale del
cristianesimo.
Il concilio ecumenico Vaticano II (1962-65) ha evidenziato la necessità di un confronto con
i grandi problemi dell’umanità, oltre che di un dialogo con le altre confessioni cristiane e le religioni
non cristiane.
La chiesa cattolica è divisa in province ecclesiastiche, comprendenti diverse diocesi,
e queste sono divise in parrocchie, che consentono un contatto capillare con i fedeli: la sua articolazione
gerarchica, dal basso, all’alto, comprende fedeli, diaconi, sacerdoti e religiosi, vescovi delle chiese
locali e metropoliti (capi delle provincie ecclesiastiche), vescovo di Roma.
Giuridicamente è regolata dal diritto canonico.
Il Cattolicesimo e le sue origini nella storia
a cura di Stefano Bonelli
Piemontesacro.it
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