Ex voto in Piemonte - La guerra
Nel mondo contadino la guerra ha sempre goduto la fama di evento inevitabile, da sopportare con
rassegnazione e da vivere cercando di soffrire il meno possibile e di portare a casa la pelle. Questo a
tteggiamento ha naturalmente determinato dei modelli culturali, da cui derivano non solo la ricca
letteratura esistente sull’argomento, ma anche i codici di comportamento, i modi di dire, l’aneddotica,
la canzone popolare.
Prima del conflitto del 1915/18, l’andare in guerra rappresentava sicuramente un grande inconveniente,
ma le possibilità di far ritorno in famiglia erano certamente di gran lunga superiori alle probabilità
di morire in combattimento. Tanto più nelle guerre coloniali, ove (Dogali ed Adua a parte) il numero
complessivo dei caduti si rivelò esiguo. La Grande Guerra ed il successivo Secondo conflitto mondiale
con i massacri di Caporetto, delle battaglie dell’Isonzo e del Piave, della Ritirata di Russia e di
El Alamein, vennero però a sconvolgere il significato che la guerra occupava nell’immaginario
collettivo contadino.
Percentualmente nel pinerolese, le tavolette votive relative alla guerra corrispondono a circa il
30% del totale. Sarebbe però un errore grossolano assimilarle tutte in un’unica grande categoria,
senza effettuare opportune distinzioni tra guerra e guerra, tra grazia e grazia e tra offerente
ed offerente. Importanti, tra questi, gli ex voto sul tema della Resistenza, spesso offerti non
da combattenti, ma da civili scampati ad eccidi.
Nei nostri santuari sono presenti ex voto relativi ad alcune Guerre di Indipendenza ed a tutti
i conflitti del novecento (Guerra d’Abissinia, Guerra italo-turca, Grande Guerra, Guerre d’Etiopia,
Seconda guerra mondiale), ma naturalmente, come già detto, in numero profondamente diverso. Intanto
bisogna considerare che molti, tra gli ex voto più antichi, sono andati persi, moltissimi sono
stati rubati, oppure sono stati corrosi dal tempo e dagli agenti atmosferici, o ancora sono
stati distrutti a causa di incendi, crolli, alluvioni. Quello che rimane è quindi una parte di
ciò che esisteva e non certo tutto. Fatta questa premessa tuttavia, bisogna constatare che,
considerato il congruo numero di ex voto relativi a tematiche diverse, coevi a quelli dedicati
ai conflitti di fine ‘800, la guerra non doveva essere, come già sostenuto, il principale
assillo dei contadini.
Un caso curioso è rappresentato dal fatto che in molti santuari dell’area saluzzese si trovano
ex voto diversi relativi al medesimo episodio di guerra: l’affondamento della motonave Firenze,
avvenuto il 25 dicembre 1940 nel mar Adriatico (più di 100 affogati), ad opera di un sommergibile
greco. Sulla nave passeggeri, requisita dall’Esercito, viaggiava un reparto di alpini della
Cuneense: molti di essi residenti nelle nostre valli.
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 02.05.2022
- Capitolo 1. L’ex voto nella storia, nel significato e nella tipologia
- Capitolo 2. Ex voto - La guerra
- Capitolo 3. Ex voto - La malattia
- Capitolo 4. Ex voto - Gli incidenti
- Capitolo 5. Il bestiame
- Capitolo 6. Ex voto - Gli oranti
- Capitolo 7. Gli ex voto dei migranti

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