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Giovanni Maria Boccardo

immagine Giovanni Maria Boccardo

nacque nella tenuta “Cà Bianca” in frazione Testona del Comune di Moncalieri (Torino) il 20 novembre 1848.
Nel 1861 frequentò a Moncalieri il ginnasio dei padri Barnabiti, già da ragazzo prese ad interessarsi dei poveri, aiutando un cieco solo e bisognoso, a cui tutti i giorni prestava aiuto nel suo passare per andare a scuola. Al termine del ginnasio, rispondendo alla vocazione che sentiva in sé, entrò in seminario l’8 settembre 1864, con il progredire degli studi aumentò di pari passo in lui la ricerca della santità, il cui pensiero è frequente nei suoi scritti.
Venne ordinato sacerdote il 3 giugno 1871 e dopo qualche mese entrava come assistente nel seminario di Chieri; nel 1873 ne divenne direttore spirituale e nel 1881 con lo stesso incarico fu trasferito nel seminario diocesano di Torino; intanto il 1° febbraio 1877 era divenuto Dottore in teologia.
E finalmente nel 1882, venne nominato parroco di Pancalieri, dove fino alla morte fu veramente pastore buono, padre dei poveri. Come detto all’inizio la sua pastorale si esplicò soprattutto nella predicazione e nell’insegnamento del catechismo; istituì la Corte di Maria, favorì la buona stampa; fu chiamato spesso a predicare in altre parrocchie, visitava le carceri di Saluzzo, suscitando pentimento, penitenza e devozione nei detenuti.
Nel 1884 vi fu una tremenda epidemia di colera e il parroco Giovanni Maria Boccardo con alcune giovani della parrocchia, fu tra i primi a portare aiuto ai colpiti dal morbo e quando cessata l’epidemia, si contavano orfani e vedove senza aiuto, anziani soli ed abbandonati, il pievano consultatosi con don Bosco e con il Cottolengo e con l’approvazione dell’arcivescovo torinese, aprì un ospizio a Pancalieri e il 6 novembre 1884 entrarono i primi ricoverati.
Dopo qualche giorno accolse la prima giovane, proveniente dalla Pia Unione della parrocchia, per gettare le basi di una nuova istituzione religiosa femminile, in cui trasfuse lo spirito di carità di s. Gaetano da Thiene, che nel maggio 1886 prese il nome di “Povere Figlie di S. Gaetano”.
L’approvazione definitiva, quella pontificia, arrivò nel 1958; le religiose servirono e servono infermi cronici ed abbandonati, orfani ed anziani, bambini, sacerdoti malati, collaborando pure nelle parrocchie; durante la sua vita il parroco Boccardo aprì 32 case in Piemonte e Marche.
Per il fondatore si apprestava il concludersi della fulgida parabola della sua vita, nel 1911 fu colpito da paralisi, costretto all’immobilità e alla dolorosa rinuncia al ministero; gli era di conforto il farsi portare all’ospizio fra i ricoverati e le suore.
Morì il 30 dicembre 1913 a Pancalieri.
Nel 1960 si iniziarono i procedimenti per la sua beatificazione, conclusasi con la solenne proclamazione di beato da papa Giovanni Paolo II il 24 maggio 1998 a Torino.
A 100 anni dalla fondazione nel 1984, le “Povere Figlie di s. Gaetano” sono presenti oltre che in Italia anche in Brasile, Benin in Africa e Argentina.

Autore: Antonio Borrelli

Tratto da: www.santiebeati.it



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