Itinerario in Piemonte: Santuario di Crea - Serralunga - Ponzano
Immerso nel verde della collina monferrina e capace di offrire spettacolari scenografie dal punto di vista paesaggistico, il Sacro Monte di Crea
si sviluppa lungo le pendici di una tra le più elevate alture della zona, a monte di Serralunga di Crea.
Il percorse devozionale, con il quale si toccano le 23 cappelle di cui l’intero complesso è costituito, inizia a valle del santuario, per proseguire
poi attraverso la piazza che rappresenta il sagrato della grande chiesa e l’altura sovrastanti. In cima a quest'ultima, infatti, è collocata la
Cappella del Paradiso, che rappresenta il culmine non solo geografico, ma anche artistico del suggestivo pellegrinaggio.
Come tutti i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, anche Crea è stato inserito, sin dal 2003, nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità
stilato dall’UNESCO e, analogamente agli altri percorsi, si trova immerso in una vasta area istituita a Parco Naturale, caratterizzata da una
fitta foresta in cui le essenze principali sono rappresentate da querce e frassini.
Artefice del sito fu il priore di Crea Costantino Massino, il quale pensò in prima istanza a 18 cappelle ed iniziò a far costruire,
a fine XVI sec. gli oratori della Natività e della Presentazione al tempio di Maria, su modello dell’analogo Sacro Monte sorto in quello stesso
secolo a Varallo Sesia.
Dal momento che, alla fine di quello stesso secolo, le cappelle realizzate erano già 10, lo stesso
priore ampliò il progetto fino a comprendere 40 stazioni, ma tale idea venne ben presto ridimensionata. A fine ’600, malgrado la guerra
per il possesso del Monferrato che vide le milizie francesi e sabaude operare in zona, esse erano realizzate in numero di 18 ed a fianco ad esse erano
sorti ben 17 romitori, ovvero luoghi di preghiera, dedicati ad altrettanti santi.
Per quanto difficilmente attribuibili, le opere (sia scultoree quanto pittoriche che caratterizzano le cappelle) sono state in buona parte
realizzate dai fratelli fiamminghi Jean e Nicolas de Wespin (meglio conosciuti come Tabacchetti) che lavorarono nella zona ed al Sacro monte di Varallo
tra la fine del ’500 e l’inizio del ’600. Ad essi si affiancò, nello stesso periodo, Guglielmo Caccia (detto Il Moncalvo),
che realizzò buona parte degli affreschi rappresentanti le scenografie utilizzate come sfondo dei vari diorami.
I Tabacchetti ed il Moncalvo, ad esempio, collaborarono sicuramente nella realizzazione della Cappella del Paradiso, caratterizzata da un
impianto corale veramente maestoso costituito da ben 175 statue in gesso e terra cotta di angeli e 300 figure di santi e profeti.
Le altre 22 cappelle del complesso, invece, costituiscono un percorso devozionale classico, in cui sono emblematizzate le storie della vita,
di Gesù e della Vergine, la Passione e l’ascensione del primo e l’ascensione e l’incoronazione della Madonna, i misteri del Rosario.
Iniziata nel XVI sec., la costruzione del Sacro Monte culminò a fine '800, con la realizzazione della Cappella della Salita al Calvario
di cui fu autore lo scultore casalese Leonardo Bistolfi.
Accesso: da Torino Serralunga di Crea, ove sorge il santuario, si raggiunge da Torino, seguendo l’Autostrada A4 (Torino - Milano)
fino a Chivasso est. Di qui si entra nella SS 31 bis del Monferrato e quindi la SP 107 tenendo la direzione Crescentino - Gabiano - Serralunga di Crea
(da Torino 64 Km).
Dal piazzale del Santuario di Crea si procede in piano (fiancheggiando il bar) verso il Sacro Monte, venendo a fiancheggiare tre cappelle di
questo. Esattamente alla terza cappella, ci si trova ad un trivio: a sinistra la scalinata del Sacro Monte, al centro una carrareccia sterrata,
a destra un bel sentiero discendente, che serpeggia in un bel bosco di latifoglie. Con alcuni tornanti, lasciata sulla sinistra una deviazione,
il sentiero conduce a Forneglio 235 m, piccolo borgo caratterizzato dalla presenza di un castello.
Passati a valle della chiesa del paese, si entra in un tratturo discendente (begli esemplari di Pioppo nero), che dopo alcune centinaia di metri
attraversa il rio Val Casale, per poi risalire al ridente abitato di Serralunga 240 m. Attraversato il paese in direzione nord-ovest si esce dalle
ultime case per una stradicciola sterrata che dopo circa 1 Km si sdoppia. Trascurata la deviazione di destra, conducente al Colle di Serralunga,
si continua in falsopiano a sinistra, attraversando un verdissimo valloncello, percorso dal torrente citato in precedenza. Con breve salita la stradetta
(impercorribile per gli automezzi) mette ad una antica villa padronale, con annessa cascina ed alla strada bitumata congiungente Ponzano, con il
Santuario di Crea. Volgendo a sinistra, qui si segue la strada, prendendo ancora a sinistra ad un vicino bivio, con il Santuario già bene
in vista. In breve, in questo modo, si tocca il punto di partenza (ore 2.30 complessive).
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 31.03.2021
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