Anello dell’anima con sentiero dell’ostia: Borgo – San Chiaffredo – Ciampagna – Madonna degli Angeli – Borgo
Dislivello: m 300 circa
Tempo: ore 2
Difficoltà: E
Questo tracciato era utilizzato da un ministro di culto, per andare a celebrare la messa da Borgo, villaggio della valle del Po,
al Santuario di San Chiaffredo posto a circa 30 min. di cammino.
Santuario di San Chiaffredo
Si tratta del cosiddetto "Sentiero dell’Ostia", suggestivo e panoramico, che si sviluppa lungo l’assolato fianco sinistro
dell’alta val Po.
L’itinerario qui proposto non comprende semplicemente questo tratto di sentiero, ma è un lungo e piacevolissimo anello che, pur inglobandolo,
tocca le più significative borgate di Ostana e di Crissolo. Attrezzato ad anello, includendovi la tratta
San Chiaffredo – Ciampagna – Borgo, con visita al luogo in cui fu rinvenuto il sepolcro di San Chiaffredo, l’intero percorso ha
assunto la denominazione di "Anello dell’anima".
Accesso: Da Pinerolo a Bibiana attraverso la Provinciale della Val Pellice che, superati Bagnolo e Barge, porta alla Colletta di
Paesana ed al paese omonimo (km 27). Dal piccolo centro posto allo sbocco della valle del Po, si sale in direzione Crissolo. Qui, nel centro del paese,
si devia per "Pian del Re" seguendo la stretta strada per circa 2 Km, fino alla deviazione, sulla destra, per il grazioso abitato di Borgo,
posto circa 1 Km dopo il bivio (90 Km da Torino).
Frazione Borgo
Mistà Madonna di Oropa in frazione Borgo
Attraversato l’abitato di Borgo (1529 m), procedendo tra le case in direzione est, si entra presto in un sentiero, conosciuto come
"Sentiero dell’Ostia" (OM/V 31), chiamato in tal modo perché un tempo utilizzato dal parroco di Borgo per portare le
ostie benedette al santuario di San Chiaffredo. Tagliando a mezzacosta, il tracciato, ben indicato con cartelli in legno, si sviluppa su un
costone soleggiato che offre bellissime visioni del Monviso e, in basso, di Crissolo e delle sue frazioni.
Dopo un tratto aperto ed in forte ascesa su un crinale, la mulattiera pianeggia e, con qualche passaggio tra rami intricati, si porta in vista
del Santuario (1417 m), raggiungibile poi con breve discesa che termina a ridosso dell’abside della struttura, affacciato su un profondo
intaglio oltre il quale, sul versante opposto, spiccano le borgate di Ostana toccate in precedenza: Ciampagna, Sagne, Brich ecc.
Aggirando il santuario sulla sua sinistra, a circa metà della sua fiancata sud, ove inizia anche la scala che porta alle ritirate, si individua un
sentiero discendente (la via de Gorge) che, aggirato un costone, inizia a scendere nella faggeta perdendo rapidamente quota ed incontrando, dopo pochi
tornanti, una parete sporgente su cui è affissa la lapide che ricorda, in quel luogo, il ritrovamento del sepolcro di San Chiaffredo.
Con stretti tornanti si scende fino a portarsi sul rio Toussié, che si attraversa (se il regime delle acque lo consente),
su una griglia di captazione.
Giunti sulla sponda opposta del rio si risale nel bosco fino a raggiungere l’ampio sentiero proveniente da Ostana
e diretto alla borgata Ciampagna (OM/V 31), presto destinato a confluire su una strada asfaltata (quella che collega Villa di Ostana a Borgo)
proprio nei pressi della borgata (1374 m), preceduta da un pilone votivo (ore 1.10 da Borgo).
Senza entrare in Ciampagna, si continua sulla carrareccia asfaltata, incontrando presto il bivio per Sagne, preceduto da due piloni votivi. Senza deviare
dalla carrozzabile si prosegue ancora per alcune decine di metri, superando un ponticello e deviando a sinistra, poco dopo, presso un ennesimo piccolo
pilone, per imboccare un ampio tratturo (OM/V 31) leggermente discendente.
Lasciata a destra una grande croce in cemento,
si incontrano ancora due edicole votive prima di giungere alla settecentesca
cappelletta di Madonna degli Angeli, oltre la quale si incontrano, precedute da un altro pilone, alcune case dirute della frazione
Bertolini. Una di queste si rivela interessante perché sulla facciata intonacata reca ancora l’insegna di un emporio di sale e
tabacchi.
Ancora un piccolo oratorio precede il bel ponte in pietra gettato sul rio Toussié, oltre il quale il tracciato inizia a salire
ripidamente, superando in poche centinaia di metri e con due tornanti finali il significativo dislivello che separa il fondo del vallone con
l’abitato di Borgo, posto sull’alto in bella posizione solatia (ore 2 complessive).
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 31.03.2021

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