Il tempio valdese di Rodoretto
Gli abitanti di questo Vallone nascosto e di difficile accesso (per arrivarci bisognava superare la stretta gola
in cui erano stati scavati quei settanta gradoni che hanno valso alla località il nome di Eicialeiras)
avrebbero aderito al culto riformato fin dal 1556, usando la chiesa cattolica di S. Lorenzo, di cui si
hanno notizie fin dal 1518.
Come a Massello, nel 1564 risultava assicurato un posto pastorale fisso, anche se la comunità, essendo molto povera,
non era in grado di pagare il proprio ministro di culto. Anche qui, nel 1596 (o 1593 secondo altre fonti)
i Valdesi dovettero liberare la chiesa cattolica, che finirà in rovine.
Fino al 1827 le parrocchie di Rodoretto e Prali saranno unificate ed affidate alla cura di un solo pastore
residente a Prali che, dopo il culto del mattino, si recava a Rodoretto per un secondo culto.
Nel 1830 fu concesso finalmente a Rodoretto di avere un pastore residente. Nel 1834 venne acquistata una casa
destinata a diventare presbiterio e fu ancora restaurato il tempio.
Pochi anni dopo il vecchio tempio, ormai cadente, dovette essere abbandonato.
L’ 8 marzo 1843 il generale Beckwith presentò alla Tavola un progetto per la ricostruzione
del tempio offrendo di accollarsi le spese relative a condizione di non dover rendere conto a nessuno: né
ingegneri, né sorveglianti, né altri.
In una lettera indirizzata alla Tavola, del dicembre 1844, il pastore parlava della prossima apertura
del nuovo tempio. Il 9 marzo del 1945 si poté inaugurare il nuovo tempio, costruito in bella posizione in
cima al villaggio. Venne costruito un nuovo presbiterio, annesso al tempio, in luogo ritenuto più sicuro.
Nel nuovo tempio si dovette rifare il pavimento con assi di larice alla fine degli anni ‘50 del
XX secolo. Nell’inverno 1979 crollò una parte del soffitto in cameracanna; l’anno seguente fu interamente
sostituito da pannelli in legno. Fu anche rinnovata la tinteggiatura interna. Negli anni seguenti i pochi
rodorini rimasti provvidero a rifare la lunga scalinata d’accesso al piazzale del tempio, mentre la vecchia
recinzione in legno, ormai cadente, venne sostituita con una nuova in ferro.
Dati utili
tel. 0121 807519
Pastore: Vito Gardiol
Come arrivare
Per raggiungere Rodoretto bisognerà seguire, da Torino, la S.S. 23 del Colle di Sestriere, bypassando Pinerolo mediante una veloce tangenziale, fino all’abitato di Perosa Argentina (Km 56). Giunti nel centro del paese, seguendo le indicazioni per “Prali”, si volgerà a sinistra entrando in una comoda Provinciale che, in 19 Km, attraverso i centri già citati in precedenza, porta a Ghigo di Prali. Qualche Km prima del paese, tuttavia, subito dopo i parcheggi dell’Ecomuseo “Scopriminiera”, si volge a ds (indicazioni “Rodoretto” e “Fontane”), salendo per una stratta rotabile che lascia quasi subito a sinistra la strada per Rodoretto. Dopo circa 2 Km, lasciata ancora a barra-laterale-destra-08-03-2022 la deviazione per Villa, capoluogo di Rodoretto, preceduto dalla piccola borgata Chai, ove ha sede il cimitero. Parcheggiare in questa borgata (km 85 da Torino).
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Foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 09.08.2022.
Approfondimento valdesi
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