Santuario Madonna del Sangue in Val Vigezzo - Re
Il santuario è situato nella valle Vigezzo orientale, in
provincia di Verbania a 7 chilometri dal confine con la Svizzera
(Canton Ticino), a 116 Km. di distanza da Novara.
L'antica dedicazione della chiesa era San Maurizio. Dopo il
miracolo dell'effusione di sangue, avvenuta nel 1494 sopra un
affresco raffigurante una Madonna del Latte, l'antica dedicazione
fu sostituita lentamente da quella di Madonna del Sangue.
Oggetto del culto:
Affresco della Madonna che allatta il Bambino, da cui nel 1494
scaturì miracolosamente del sangue. La Madonna è rappresentata nella
sua funzione di madre-nutrice del Figlio di Dio, nella mano destra
tiene tre rose, il "fiore delle vergini" e il simbolo del
rosario. Ai piedi dell'immagine un cartiglio annuncia il
significato teologico della missione di Maria: "In gremio Matris
sedet sapientia Patris". L'affresco, che in origine si
trovava sulla facciata dell'antica parrocchia di San Maurizio a
Re, non è firmato né datato, tuttavia sembrerebbe collocabile tra il
XIII e il XIV secolo. Sebbene il miracolo del sanguinamento
dell'immagine della Madonna sia avvenuto nel 1494, per cento anni
non fu possibile edificare il santuario ("il maestoso tempio di
cui si parla dei documenti comprovanti l'autenticità del
miracolo) a causa delle guerre e delle calamità che colpirono a più
riprese la zona.
Solo nel 1596 monsignor Bescapè, vescovo di Novara, nella sua
prima visita pastorale, dà un impulso decisivo al culto della Madonna
del Sangue. Decreta delle disposizioni severe relative alla custodia
dell'immagine e delle reliquie del sangue; con una lettera invita
i vicari foranei della diocesi a far conoscere e venerare la Madonna
di Re; e sollecita la costruzione di un tempio degno del miracolo.
Il santuario della Madonna del Sangue venne riedificato
sull'antica parrocchiale di San Maurizio dove già era custodita
l'immagine miracolosa.
Tra il 1922 e il 1958 fu costruito un nuovo santuario che
inglobò l'edificio precedente (una chiesa a tre navate con cupola
su presbiterio in stile gotico-bizantino con cripta e campanile).
L'attuale costruzione si presenta nella forma di due chiese
intersecate tra di loro: la chiesa seicentesca è orientata da est a
ovest, l'altra si espande dall'altare centrale verso sud. La
facciata antica è posta ad ovest, mentre la facciata recente guarda a
est. Una cupola centrale (alta 51 m.) si innalza su un tamburo
quadrato alla base, circolare alla sommità. La costruzione
novecentesca è stata realizzata in granito locale grigio.
Altri elementi notevoli nell'edificio del Santuario:
- Affreschi di Lorenzo Peretti (1774-1851):
- Vetrate e altare in marmo bianco di padre Costantino Ruggieri
(1900).
- Via Crucis (1960) a smalto su rame.
- Cinque mosaici nelle lunette del portale (1960).
Festività principale: 29 aprile (Madonna di Re); seconda
domenica di ottobre (festa dei bambini)
Il 29 aprile vengono portati in processione i panni intrisi del
sangue della Madonna. Si va in pellegrinaggio a piedi da Domodossola
fino al santuario. Viene portato in processione anche un cuore
d'oro realizzato come ex voto nell'Ottocento dalla fusione di
oggetti d'oro offerti in dono alla Madonna.
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