Santuario Madonna del Ponte - SUSA (TO)
Madonna del Ponte
SUSA (TO)
Variazioni del nome
Madonna della Pace. Per quanto non vi sia nessun documento ufficiale a comprovare ufficialmente tale dedicazione, a partire dalla fine del XVI secolo il santuario è conosciuto anche coma Madonna della Pace, probabilmente in memoria del trattato di pace (Vervins, 1598) firmato tra Francia, Spagna e Savoia.
La dedicazione fa riferimento all’ubicazione del santuario, edificato vicino al ponte sulla Dora.
Oggetti del culto
Pregevole statua della Madonna con Bambino in trono; l’opera si direbbe, su base stilistica, di provenienza dalla Francia meridionale o dall’area alverniate; la statua, in legno policromo, è abbellita da lamine argentee ribattute e pietre colorate. Già nel secolo XVI era completamente annerita dal fumo delle candele.
Entrata in uso: tra l’anno 1280 e l’anno 1350
Per quanto non vi siano documenti sicuri in merito, tradizionalmente il santuario si fa risalire alla fine del XIII-inizi XIV secolo.
Negli anni Novanta del secolo XVI, il santuario fu oggetto di particolare devozione all’atto della stipula del trattato di Vervins (1598).
Tipologia Architettonica
Nel 1595 all’interno della chiesa sorge la confraternita dello Spirito Santo che favorisce una rinascita della chiesa stessa. In questi anni l’edificio liturgico viene radicalmente rinnovato e abbellito.
Tipologie Architettoniche precedenti
Tra l’anno 1280 e l’anno 1350: non si conservano tracce dell’edificio liturgico medievale; probabilmente in origine fu edificato un semplice pilastro, poi inglobato in una chiesa di modeste dimensioni.
Altri elementi notevoli nell’edificio del Santuario:
Affresco raffigurante l’Annunciazione di fine Trecento. / Lungo la parete nord: affresco con crocifissione con data affrescata (1555).
Frequenza dei pellegrinaggi
Frequenza: Festa principale annuale
Festività principale: 8 settembre
Coincidenza liturgica: Natività di Maria Vergine
Note sulle pratiche rituali particolari:
I rituali oltre alle vere e proprie processioni officiate dal clero, comprendevano la deposizione di bimbi nati morti e la circoambulazione all’interno della cappella degli epilettici.
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