Santuario San Fiorenzio (Bastia Mondovì)
Di Angros47 - Opera propria, CC BY-SA 4.0 Collegamento
Il santuario sorgeva in prossimità del cimitero, in aperta campagna, lungo la strada che porta a Cigliè.
Il santuario custodiva, secondo la tradizione nell’altare della prima cappella, le spoglie del martire
Fiorenzo. Sorse come cappella cimiteriale tra l’XI e il XII secolo. Nei primi decenni del XV secolo,
la famiglia Torre fece ampliare la chiesa ed eseguire il ciclo pittorico.
Nel XVIII secolo, quando la
devozione per il santo si era ridotta e il santuario versava in stato di abbandono, il parroco di
Bastia, G.B. Quaglia, si impegnò a rinvigorire il culto di Fiorenzo e a ristrutturarne il santuario. Vennero
trovate le reliquie del santo e fu pubblicata una sua biografia. A questo punto iniziarono i lavori di
ampliamento e restauro della chiesa, conclusisi nel corso dell’Ottocento. Il culto tornò a essere vivo e
il santuario assai frequentato. Dal secondo dopoguerra la chiesa andò progressivamente perdendo la sua
funzione santuariale, oggi del tutto scomparsa.
Secondo una tradizione locale Fiorenzo sarebbe stato martirizzato dai saraceni; secondo un’altra tradizione
Fiorenzo sarebbe invece un milite tebeo martirizzato nel III secolo.
Altre notizie sulla struttura
La cappella è celebre per gli affreschi interni, risalenti al XV secolo, in stile tardo gotico di derivazione
provenzale. Si tratta di cinquantuno riquadri incorniciati da belle grottesche dedicati alle storie di san
Fiorenzo, di san Martino e Sant’Antonio, alla vita e passione di Cristo, al Paradiso e all’Inferno. Fra gli
artisti che lavorarono alla loro realizzazione figura Giovanni Mazzucco. Altrettanto suggestivi sono i
riquadri con i beati, la cavalcata dei vizi, gli angeli musici, il drago e i beati. Gli affreschi recano
la data 24 giugno 1472.
Attualmente la chiesa è chiusa al culto, però è visitabile da maggio a ottobre.
Note sulle pratiche rituali particolari
Tradizione di recitare la novena girando attorno alla cappella.
Ciao,
mi chiamo Stefano.
Piemonte Sacro è la mia passione dal 2001.
AIUTA il progetto Piemonte Sacro a crescere
DONA SOLO 2 euro! Te ne sarò GRATO .