Santuario San Rocco (San Damiano d’Asti)
Il paese (circa 7000 abitanti), come la città di Asti, è
suddiviso in rioni e la chiesa di San Rocco dà il nome a uno di
questi.
L'unico elemento disponibile per tentare una datazione
dell'edificio è la pietra votiva attestante una guarigione dalla
peste che reca la data 29 giugno 1409; per il resto, i vari
rimaneggiamenti da esso subiti rendono difficile qualunque ipotesi in
merito.
Il santuario è un edificio semplice a navata unica
rettangolare; la struttura dell'edificio è rimasta immutata nel
tempo; in età moderna la facciata, a intonaco, è stata abbellita,
tuttavia l'edificio liturgico ha conservato un aspetto assai
semplice. L'interno è stato completamente restaurato e
trasformato tra il XIX e il XX secolo.
Oggetto del culto:
San Rocco rappresentato nell'iconografia classica, in atto
di mostrare la piaga sulla gamba sinistra e col cagnolino al fianco.
La scultura è opera di Ermenegildo Toso, falegname del paese, e
risale al 1950 circa. Non si ha alcuna descrizione né riproduzione
dell'antica statua di san Rocco, venerata in precedenza e andata
perduta.
Festività principale: 16 agosto
Coincidenza liturgica: San Rocco
Note sulla liturgia:
Messa settimanale al sabato sera alle 18; sporadici i
matrimoni; più frequenti, invece, le celebrazioni di nozze d'oro.
Note sulle pratiche rituali particolari:
Processione annuale del 1" maggio in onore di San Giuseppe
Lavoratore (ma si tratta di una processione a cui partecipano i
fedeli di tutte le chiese sandamianesi e che non ha alcun legame
specifico con il culto di san Rocco).
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