Santuario Beata Vergine di Loreto e Santa Rita - Alessandria
VIA GIOVANNI PLANA, 42
15040 Alessandria (AL)
tel: 0131 252849
Nel 1602 il vescovo di Alessandria, Pietro Giorgio Odescalchi,
iniziò la costruzione del santuario fuori porta Asti, presso
l’antico Borgoglio, dove precedentemente sorgeva una cappella
intitolata a Nostra Signora della Salute.
Oggetto del culto:
Statua della Madonna di Loreto, in legno intagliato e dipinto,
benedetta in cattedrale dal vescovo Pietro Giorgio Odescalchi il 29
maggio 1605, solennità della Pentecoste. La statua fu sempre adorna
di doni ed ex voto, testimonianza della continuata devozione
alessandrina.
Note sul tipo di miracoli:
- La Madre di Dio premiò la devozione degli alessandrini
concedendo molte grazie spirituali e guarigioni prodigiose. Tra
queste ricordiamo: la nobile damigella Cecilia Margherita
quattordicenne il 16 aprile 1616, scendendo le scale scivolò,
riportando grave offesa alla spina dorsale e all'osso sacro,
diventando paralitica. Trasportata ai piedi della Vergine venne
guarita.
- Il 28 agosto 1616 una donna del Monferrato, immobile in tutto
il corpo da più di nove mesi, sentita la messa e dopo aver pregato
con viva fede, ritornò completamente sana alla propria casa.
- Il 14 agosto 1617 il soldato cinquantaduenne Giovanni
Domenico Gaia di Casale Monferrato, da tre anni cieco per infermità,
si fece condurre alla Santa Casa e lì riacquistò la vista.
- Nel 1643 Alessandria è risparmiata dall'armata
gallo-piemontese.
- Nel luglio 1657 la città viene nuovamente risparmiata
dall'assedio del duca di Modena e del principe di Conty.
- Nel 1734, dopo nove mesi di siccità, si trasportò il
simulacro della Madonna di Loreto nella chiesa di San Gerolamo e
durante la celebrazione della messa iniziò a piovere.
- Simili grazie si ottennero anche nel luglio 1739 e nel maggio
1740, nel 1764 e nel 1779, e infine nel 1815.
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