Perché il vestito indossato dai sacerdoti si chiama «abito talare»?
L’abito talare - «la reverenda», come veniva chiamato una volta, trae il suo nome dal latino salaris, che a sua volta ha origine da talus, tallone. Questo perché l’abito usato abitualmente dagli ecclesiastici, abbottonato sul davanti, scende fino a coprire i polpacci, e quindi giunge quasi fino alla parte posteriore del piede. Il suo colore varia a seconda di chi lo porta. E nero per i sacerdoti, violaceo per i vescovi, rosso per i cardinali e bianco per il pontefice. Ma sia vescovi che cardinali preferiscono adottare - salvo cerimonia particolari - la versione nera «filettata» di rosso, rendendo evidente la propria dignità grazie al colore dello zucchetto, viola o rosso.
Fonte Specchio La Stampa: I perchè del 2004
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