Perché ebrei e islamici non mangiano carne di maiale?
Divisi da mille motivi politici, ebrei ed islamici sono però accomunati da un’identica consuetudine
alimentare: a entrambi è vietato, dalle rispettive religioni, cibarsi di carne di maiale. Così prescrivono
la Bibbia e il Corano.
Nel Levitico, uno dei libri dell’Antico Testamento, si dividono gli animali in mondi e immondi. Quelli mondi
ruminano: i maiali non ruminano e quindi sono immondi e non commestibili. Tra l’altro immondi sono anche
“gli uccelli che non volano” e i “pesci che non nuotano”, ossia i molluschi. Per il Corano sono off-limits
anche gli animali carnivori, gli uccelli che afferrano la preda con gli artigli e l’asino. Se a prima
vista questi divieti possono apparire insensati, gli antropologi hanno trovato una spiegazione:
i maiali, a differenza dei ruminanti, tendono a mangiare le stesse verdure dell’uomo egli ebrei nomadi
non potevano permettersi di allevare animali in competizione con loro per il cibo. Inoltre i maiali hanno
bisogno di molta acqua se non riescono a rotolarsi, come amano fare, nel fango.
Gli ebrei vivendo in praterie aride avevano poche possibilità di soddisfare il bisogno di acqua dei maiali.
Anche gli islamici vivevano in ambiente molto sime a quello degli ebrei, per cui entrambe le religioni
avevano validi motivi economici per imporre questi divieti e nello stesso tempo caratterizzare i loto
adepti come diversi dai seguaci delle altre religioni.
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