Merluzzo al latte
Il Venerdì Santo rappresentava un giorno di precetto, in cui anticamente era d’obbligo il
digiuno, destinato a diventare, in tempi più recenti, un regime alimentare assai povero, in cui erano
sostanzialmente bandite le carni ed i cibi più elaborati. Per quanto il pesce non sia tipico della
tradizione gastronomica piemontese, in quel giorno però diventava protagonista e soprattutto un tipo di
pesce assai conosciuto ed utilizzato nelle campagne, il merluzzo conservato, che veniva venduto da
mercanti ambulanti che passavano di cascina in cascina con il loro carretto (Carùs)
e che era considerato (diversamente da oggi) un cibo assai povero.
Nelle campagne piemontesi veniva abitualmente cucinato con il latte ed abbinato alla polenta.
Ricetta: Merluzzo al latte: una striscia di merluzzo salato, una grossa
cipolla, un bicchiere di latte, olio, farina.
Porre in ammollo il merluzzo (baccalà) e cambiare l’acqua più volte per dissalarlo.
Tagliarlo in piccoli pezzi ed infarinarli.
Preparare un soffritto di olio e cipolla tagliata finemente.
A cipolla imbiondita rosolare i pezzi di baccalà dalle due parti e aggiungere il bicchiere di
latte. Far consumare il latte in modo che rimanga un po’ di sugo.
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 29.07.2022
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