Libri - Introduzione Alla Sacra Scrittura
Editore: Il Pozzo di Giacobbe
Autore: Christina Goodings, Jan Lewis
Pagine: 48
Ean: 9788861241367
Prezzo: € 13.50
Descrizione:
Cos'è la Bibbia? Come è stata redatta? Perchè viene ancora letta?Questo libro vi porterà indietro nel tempo attraverso antichissimi racconti che parlano delle origini del mondo. Esso rievoca storie di saggezza tramandate con cura dal popolo ebreo. Vi si focalizza Gesù Cristo, il cui messaggio è entrato nel cuore di tantissimi uomini in tutto il mondo.
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Editore: San Paolo Edizioni
Autore: Galvagno Germano
Pagine: 64
Ean: 9788821566332
Prezzo: € 3.50
Descrizione:Continua la fortunata serie degli ABC con un testo dedicato all'Antico Testamento. La storia che fa da sfondo, i libri che lo compongono, le scuole di pensiero che lo attraversano, le pagine più problematiche, i temi portanti e molto altro, in un'edizione essenziale, chiara e illustrata. Germano Galvagno, dal 1993 presbitero della diocesi di Torino, ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma. È autore del volume Sulle vestigia di Giacobbe (Roma 2009) e insegna "Introduzione ed esegesi dell'Antico Testamento" e "Teologia biblica" presso la sezione di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale e presso l'ISSR della stessa città.
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Editore: GBU
Autore: Williams Peter
Pagine: 84
Ean: 9788896441022
Prezzo: € 7.00
Descrizione:Si tratta di un'agile e breve presentazione delle principali problematiche che attendono lo studente o lo studioso che si accinge a studiare la Bibbia ebraica o Antico Testamento. L'autore dialoga con lo stato dell'arte della ricerca veterotestamenaria e discute la possibilità che in questo ambito si possa tener conto dei presupposti di fede, in particolare di quelli cristiani. Egli infatti affronta il problema della rilevanza storica dell'Antico Testamento, del suo status letterario delle problematiche relative alla composizione dei principali libri per finire con interrogativi di ordine etico riguardanti il tema del genocidio dei popoli antichi.Peter Williams è attualmente Direttore (Warden) di Tyndale House a Cambridge e ha insegnato presso l'Università di Aberdeen in Scozia.
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Editore: Qiqajon Edizioni
Autore: Luciano Manicardi
Pagine: 296
Ean: 9788882272968
Prezzo: € 16.00
Descrizione:La Bibbia è un complesso di libri, una biblioteca che riunisce testi differenti la cui pluralità concerne sia le epoche che le lingue e i generi letterari di composizione. La Bibbia cristiana è un testo dialogico: nasce dal dialogo ininterrotto fra Antico e Nuovo Testamento. Essa, inoltre, è via per l'umanizzazione dell'uomo e testimone di una vita che l'ha prodotta: luogo di incontro tra Dio e uomo, il testo biblico è punto di contatto tra gli uomini di cui esso narra e il lettore odierno. L'uomo biblico, infatti, agisce e parla, ama e lavora, combatte e soffre, vive e muore come gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo.Così, come l'uomo biblico, tutti noi siamo chiamati a divenire sempre più umani: è la nostra vocazione, poiché l'umano che è in noi è il luogo della nostra immagine e somiglianza con Dio.
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Editore: San Paolo Edizioni
Autore: Paul D. Wegner
Pagine: 432
Ean: 9788821565281
Prezzo: € 34.00
Descrizione:Una introduzione alla metodologia e alla pratica della critica testuale della Bibbia. Le moderne edizioni della Bibbia traducono i cosiddetti "testi originali", che sono stabiliti seguendo le procedure e i metodi di una disciplina specifica, chiamata «critica testuale». Il presente volume introduce alla metodologia e alla pratica della critica testuale, offrendo una panoramica della storia, dei metodi e dei risultati di questa disciplina. Il lettore è accompagnato nell'esplorazione di testi e frammenti, alla caccia di errori e cambiamenti, che trovano una loro spiegazione. Questo manuale si distingue da altri perché abbraccia sia l'Antico che il Nuovo Testamento, i testi in ebraico e i testi in greco. Inoltre utilizza un linguaggio piano e comprensibile; spiega con chiarezza in un apposito glossario termini insoliti; ricorre di frequente all'uso di tavole, illustrazioni e riproduzioni. L'adattamento bibliografico lo rende ancora più utile per il lettore italiano. Un volume che trasforma una disciplina di per sé severa e austera in un'avventura viva e interessante, mettendo a contatto non soltanto con reperti dell'antichità, ma anche con persone che hanno profuso energie e passione per conservare e trasmetterci il testo affidabile delle Sacre Scritture. Paul Wegner è professore di Antico Testamento presso il Phoenix Seminary, dopo aver insegnato per dodici anni al Moody Bible Institute. Svolge anche un'intensa attività di animazione e formazione nella sua chiesa locale, da cui è nato il recente Using Old Testament Hebrew in Preaching: A Guide for Students and Pastors (Kregel Academic, 2008). Apprezzata anche l'opera The Journey from Texts to Translations: The Origin and Development of the Bible (Baker Academic, 2004).
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Editore: Edizioni Dehoniane Bologna
Autore:
Pagine: 780
Ean: 9788810820636
Prezzo: € 16.50
Descrizione:
Il volume (12x17,5) propone il Nuovo Testamento nella nuova traduzione CEI, accompagnato dalla ricchezza degli apparati della nuova Bibbia di Gerusalemme: nuovi commenti, introduzioni e note degli studiosi dell'École Biblique di Gerusalemme. La versione tradizionale con copertina cartonata in tela rossa è elegante e maneggevole.
PRESENTAZIONE
di Gianfranco card. Ravasi
Una lampada su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne: è con questi tre simboli che la parola di Dio si autodefinisce nella Bibbia. Il Salmo 119, monumentale cantico della legge-parola del Signore, vede l'esistenza dell'uomo come una strada avvolta nelle tenebre. Ecco, però, una luce che sfavilla: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). Il profeta anonimo, cantore della liberazione di Israele dalla schiavitù «lungo i fiumi di Babilonia», chiamato convenzionalmente Secondo-Isaia, concludendo il suo libretto di oracoli disegna il panorama della Terra Santa: una luce che abbaglia, una distesa arida e screpolata e solo qualche magro ritaglio di terra coltivata. Ma a primavera e in autunno su questo scenario di fuoco e di caldo si stende il velo della pioggia e la terra è percorsa da un brivido di vita. Così è la storia di un popolo morto, fecondato dalla parola divina: «Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata» (Is 55,10-11).
Quella solenne e raffinata omelia della Chiesa delle origini che è la Lettera agli Ebrei vede ramificarsi all'interno del popolo di Dio la stessa pericolosa tentazione che aveva colpito Israele nel deserto sinaitico, la tentazione dello scoraggiamento, dell'inerzia, della nostalgia. Ecco allora la provocazione violenta di una spada che penetra e sconvolge: «La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12).
La Bibbia che ora apriamo deve, quindi, trasformarsi in lampada, in acqua viva, in spada. Ma perché avvenga questo, è necessario che si attui uno dei motti cari a chi si impegna alla conoscenza e alla diffusione della Bibbia: «Non basta possedere la Bibbia, bisogna anche leggerla; non basta leggere la Bibbia, bisogna anche comprenderla e meditarla; non basta comprendere e meditare la Bibbia, bisogna anche viverla.
Ora, la comprensione profonda della parola di Dio — una parola incarnata in una storia e in uno spazio precisi — è simile a una conquista, a un assedio nei confronti di una cittadella fortificata nella quale si aprono molte brecce, ma il cui centro sembra restare inviolato e misterioso. Lo scrittore medievale Ruperto di Deutz parlava di una lotta corpo a corpo col libro sacro, simile a quella che
Giacobbe dovette sostenere in quella notte oscura lungo le rive spumeggianti del fiume Iabbok (Gen 32): «Dolce lotta, più gioiosa di ogni pace». Qual è la scoperta che ci attende? Se sfogliamo le pagine della Bibbia è più facile che ci incontriamo con rumori di guerre che non con la pace di un eremo silenzioso; è più facile che vediamo una terra striata dal sangue e dalle ingiustizie che non il segno dorato di un mondo celeste perfetto; è più facile che nelle preghiere dei Salmi ci scontriamo con l'eterno grido di protesta dell'uomo sofferente («Perché Signore? [...1 Fino a quando starai a guardare?») che non con la serena contemplazione della natura; è più facile che ci imbattiamo nel brusio delle strade e della vita quotidiana che non nelle altissime intuizioni della mistica. La Bibbia è, quindi, l'intreccio tra Dio e la nostra storia: la pasqua del Cristo nasce dalla crocifissione, la vita sboccia dalla morte. Lo scopo della Bibbia non è quello di celebrare un Dio lontano, ma un Dio incarnato che salva la nostra storia: «La sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza» (Eb 3,6).
Proprio per l'incarnazione della rivelazione biblica, questa edizione della Bibbia non è fatta solo di un nudo testo. Certo, al centro c'è la Parola, il Libro per eccellenza, offerto nella nuova versione curata dalla Conferenza episcopale italiana e detta comunemente Bibbia della CEI (BC, editio princeps del 2008). Ma questo testo è accompagnato da una guida, costituita da una delle più alte espressioni dell'esegesi contemporanea, la celebre Bible de Jérusalem (BJ) nella nuova versione del 1998. Nota in tutto il mondo attraverso molteplici traduzioni, questa Bibbia commentata è opera dei migliori esegeti cattolici francesi. Essi si sono idealmente e spesso realmente connessi alla città santa della Bibbia il cui nome, come dice il curioso anagramma ebraico di Ez 48,35, è YHWH «hammali», «il Signore è là». In questa «casa di Dio tra gli uomini» essi hanno preparato introduzioni, commenti, titoli esplicativi, referenze marginali ai passi paralleli. I testi, stesi sempre in modo piano ed essenziale, riflettono in filigrana un'estrema ricchezza di dati, rivelando sempre una grande finezza letteraria e teologica. L'edizione italiana che ora presentiamo offre anche alcune note di critica testuale preparate da un'équipe di biblisti italiani: esse hanno lo scopo di segnalare i casi in cui la BC sceglie una «lezione» e quindi una versione diversa rispetto a quella della BJ, dando le motivazioni per la nuova proposta.
Con questa guida, la Scrittura diventerà anche testo letterario fragrante, espressione di poesia, di intuizioni altissime e dei mille segreti dell'esistenza. Con questa guida la Scrittura diventerà in modo più limpido parola di Dio, «saldezza della fede, cibo dell'anima, sorgente pura e perenne della vita spirituale» (Dei verbum, 21). Gregorio Magno in una lettera giustamente famosa indirizzata a un laico, il medico dell'imperatore, scriveva: «Cerca di meditare ogni giorno le parole del tuo Creatore. Impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio perché tu possa più ardentemente desiderare i beni eterni e con maggior desiderio la tua anima si accenda di amore per Dio e per il fratello» (Epist. 31,54).
La Bibbia e la comunità generante
di Fra' Paolo Garuti o.p.
Docente di Nuovo Testamento École biblique, Gerusalemme — Angelicum, Roma La cicogna nel cielo conosce il tempo per migrare, la tortora, la rondinella e la gru osservano il tempo del ritorno; il popolo mio, invece, non conosce il giudizio del Signore. Come potete dire: «Noi siamo saggi perché abbiamo la legge del Signore»?A menzogna l'ha ridotta lo stilo menzognero degli scribi! (Ger 8,7-8). Il cruccio filologico, il bisogno di confrontare testo con testo, d'entrare nei meandri dell'interretazione, è vecchio quanto la Scrittura. Mosè spezzò le tavole vergate dal dito di Dio, perché chi aveva adorato il vitello non ne facesse un nuovo feticcio. Es 34,27 28 afferma che le tavole nuove, quelle che vennero chiuse nell'arca, le scrisse Mosè con la sua mano d'uomo. Anche Gesù, un giorno, si burlò d'un raffinato cultore del testo: Un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?» (Lc 10,25-26). La seconda domanda non è oziosa ripetizione della prima: la trascrizione manoscritta, non sempre accurata, non sempre onesta, obbligava sin dalla scuola i futuri scribi e dottori a correggere, comparandoli, i manoscritti in loro possesso. La critica del testo biblico, dunque, nasce già nella Bibbia, nei dubbi di Geremia sul menzognero calamo dei copisti, in Gesù che constata l'enorme distanza fra lo scritto e la lettura. Anche nella storia della Chiesa, il Grande Codice fu considerato cava da cui estrarre versetti infallibili perché rapiti al loro contesto e denucleati della loro significazione, o unico orizzonte in cui circoscrivere il pensiero su Dio e sul creato. Forse per questo, malgrado l'acume filologico del Padri della Chiesa, un sospetto di razionalismo distruttivo accompagna da sempre lo studio critico della Scrittura.
Lagrange: interrogare criticamente il testo
Dobbiamo a Leone III e alla Providentissimus Deus (1893) l'apertura ufficiale dell'esegesi cattolica all'orizzonte critico dei tempi moderni, ma il terreno era stato preparato da studiosi come Marie-Joseph Lagrange. Il celebre domenicano, che già nel 1890 aveva fondato a Gerusalemme una Ecole pratique d'études bibliques, fu anticipatore e incarnazione del pensiero che trovò una prima espressione in Leone XIII e fu riconfermato, cinquant'anni dopo, da Pio XII, nella Divino afflante Spiritu: il testo non vive solo del testo, né delle letture e sistematizzazioni ideologiche che se ne possono trarre, uve anche della storia umana, dell'ambiente etnografico, geografico, fisico in cui ha visto la luce. Tuttavia, Lagrange, che pure dovette piegarsi a tutte le esigenze e ai rischi della ricerca filologica, archeologica, documentaria, non fu mai maestro del sospetto.
Non c'è Bibbia senza comunità generante. Lagrange volle stabilire la sua scuola a Gerusalemme, secondo una metodologia caratteristica del tempo che, a seguito dell'appropriazione coloniale dell'Oriente ottomano, vide nascere e moltiplicarsi gli scavi archeologici e gli studi etnografici. Il libro era nato in quella terra, e lì doveva essere studiato, lontano dalle aule europee, spesso travagliate da conflitti politici o confessionali. Lagrange era anche un frate, e stabilì la sua scuola in un convento. Non so quanto se ne rendesse conto, ma la sua intuizione fu generatrice di due vere e proprie chiavi di lettura del testo, destinate a lunga durata. In effetti, non c'è Bibbia senza comunità generante. Quello che chiamiamo Antico Testamento è, in gran parte, opera dei sacerdoti del tempio di Gerusalemme. Si perfeziona nelle sue aule la Torah , ovvero i cinque rotoli della Legge che descrivono minuziosamente il culto e dettano — intramezzato al racconto delle origini del mondo e del popolo — il «Codice di santità». Parlano della storia e del culto anche i Nevyim, i libri dei profeti, molti dei quali (basti ricordare Isaia, Geremia, Ezechiele) sono sacerdoti. Solo alcuni degli «scritti», i Ketuvim, non originano nel tempio, che resta tuttavia protagonista del maggiore di essi, il libro dei Salmi. L'Antico Testamento è, dunque, il frutto della meditazione sacerdotale, protratta lungo alcuni secoli in una città santuario: Gerusalemme. Solo dopo la caduta e la distruzione della città il testo passò agli scribi e alle scuole dei commentatori, che l'hanno incessantemente attualizzato nelle diversissime situazioni create dalla diaspora. Il Nuovo Testamento ha origini più popolari, si tratta di racconti trasmessi a voce sulle prime e di lettere in buona parte occasionali. Le Chiese che lo produssero non avevano templi o sacrifici: i primi scrittori cristiani conoscevano meglio le stive delle navi romane e le piste sassose che gli atri di una qualsiasi delle curie del tempo. Eppure, in buona misura, anch'esso cela l'opera di almeno tre comunità di credenti, determinate a conservare memoria dell'Evento: l'équipe di missionari collaboratori e successori di Paolo, la «scuola giovannea», i cristiani di Gerusalemme raccolti attorno a Giacomo o alla casa di Betania. Forse bisognerebbe aggiungere alla lista i nazareni, cristiani di Galilea e della Siria meridionale. Si tratta sempre, ad ogni modo, di comunità che formano lo scrivente, ne motivano l'opera e ne trasmettono il testo. L'individuo, l'autore umano, è evidentemente indispensabile, ma nessuno può negare che (a parte Dio) la Bibbia non ebbe un unico autore.
Un convento e la comunità di studio. Una comunità, una realtà alla quale si arriva assieme (con-ventus) dalle più diverse esperienze, non è certo l'unico ambito in cui studiare la Scrittura, è ovvio, ma è un ambito privilegiato: l'interazione fra i testi, fra le diverse prospettive e i diversi libri della Bibbia, diviene interazione fra persone, poiché — in certo senso — lo specialista di questo o quel libro intanto, l'ha scelto come campo di ricerca perché lo sentiva consOno; lo incarna perché si è pian piano assimilato alla porzione di mondo e di testo che gli è dato studiare; infine, fa egli stesso scuola e comunità quando altri, studenti o colleghi, vengono a cercarlo per parlare con lui. La comunità dell'École biblique non è solo il convento domenicano che la ospita e la anima: è una sorta di scuola socratica convivenza temporanea fra donne e uomini, religiosi e laici, credenti o non credenti, delle più varie fedi e idealità, che si ritrovano per capire un luogo e un testo. Chi abbia letto i due volumi che, a cent'anni dalla fondazione, ripercorrono la storia ria dell'École (traduzione italiana Cent'anni di esegesi nella collana «Supplementi alla Rivista Biblica», EDB 1992), può ben rendersi conto di quanto l'esegeta di oggi si senta come l'onda che increspa per un attimo, ma anche se piccola spinge in avanti le acque di un grande torrente. Se di questo primo effetto dell'intuizione di Lagrange solo l'apertura oltre gli stretti confini del clero cattolico era all'epoca imprevedibile, il secondo effetto somigliava a un oscuro orizzonte: Gerusalemme, insanguinata e indolente, sarebbe diventata luogo d'incontro e di conflitto fra le religioni che a fine ottocento erano un dato di cultura, in pieno novecento sarebbero parse morenti e ora resuscitano brandite dai professionisti dell'odio e dagli utopisti comunque motivati. Leggere in tale contesto la Bibbia, e altra letteratura ad essa vicina o da essa derivata, è indispensabile per capirne gli effetti, siano essi postivi e salvifici o negativi, in molti angoli del mondo.
Dai libretti il Libro. Questo intuì Lagrange, ai tempi della Providentissimus Deus. I suoi seguaci, dopo che in pieno conflitto mondiale Pio XII aveva appoggiato e incoraggiato lo studio scientifico della Scrittura anche laddove si faceva teologia, pensarono di mettere a frutto l'esperienza dei primi 50 anni dell'École, facendosi promotori d'una nuova edizione della Bibbia in lingua volgare, commentata da specialisti. Il progetto prese forma appena finita la guerra: fra il 1945 e il 1955 i libri della Scrittura furono pubblicati in fascicoletti, affidati ai più apprezzati specialisti francofoni in circolazione, corredati di un'ampia introduzione, di note esplicative e di un apparato di passi paralleli. Il formato era molto simile a quello dei volumetti su cui si studiavano i classici nelle scuole; le note testimoniano, spesso, d'una fase di passaggio, richiamando il testo latino, ancora il più conosciuto dal clero, ma suggerendo altrettanto spesso la molteplicità di letture e interpretazioni offerta dalla tradizione manoscritta come dal lessico, quando ricollocato nel suo contesto originale. La Bibbia in fascicoli rappresentava un'ulteriore novità: il Libro tornava a essere biblia, tanti libri, una biblioteca. Ciascun autore e ogni opera potevano così brillare di luce propria, mostrare la loro personalità originale e gli eventuali limiti, dettati dal tempo e dall'occasione di scrittura. Le introduzioni non nascondevano certo la storia redazionale del libro, le eventuali riverniciature, i problemi posti dalla tradizione manoscritta, ma cercavano anche d'enuclearne il messaggio teologico e il ruolo nel progresso della rivelazione. L'apparato dei passi paralleli creava una rete intertestuale, facendo sì che per un gioco di richiami e d'allusioni i libri parlassero fra loro e, in particolare, il Nuovo Testamento apparisse, a chi era abituato a teologie ormai distanti dal mondo semitico, radicato profondamente nell'Antico. Nel 1956, però, si pensò di ricompattare il Grande Codice e i fascicoli furono adattatier uniti in un solo volume. Sulle prime l'opera assunse il nome più scontato La Sainte Bible poi ci si rese conto che essa doveva troppo alla scuola e alla città in cui era nata e si chiamò La Bible de Jérusalem. Dopo il successo ottenuto da questa prima edizione, quasi tutte le Bibbie tradotte nelle tante lingue moderne adottarono lo stesso quadro editoriale: introduzioni, testo, note e passi paralleli. Queste Bibbie cercarono di diversificarsi nell'indole della traduzione (più o meno vicina al testo antico più o meno accattivante e prossima al parlato), delle note (pastorali, liturgiche, morali) o delle forme tipografiche, ma restarono sempre, per così dire, figlie della Bibbia di Gerusalemme. Gli anni sessanta conobbero il Concilio, la riforma della liturgia, notevoli progressi nello studio dei tempi e degli scritti antichi e, soprattutto, un'accresciuta coscienza dei fenomeni linguistici e ideologici.. questi fattori spinsero a una radicale revisione de La Bible de Jérusalem nei primi anni settanta. Il dialogo con gli altri cristiani e il Concilio, in particolare avevano evidenziato che non si sarebbe più potuto fare una teologia che non fosse, in tutto o in parte, una teologia biblica. Per questo la revisione del 1973 assunse le caratteristiche d'una vera e propria riedizione: ampie note, soprattutto a commento del Nuovo Testamento, disegnavano brevi sommari, accompagnando una parola attraverso i libri della Bibbia. Queste note di sintesi erano segnalate da una crocetta a fianco del richiamo dei versetti a commento dei quali erano collocate. Un'altra rete, una sorta di mappa viaria attraverso il Grande Codice.
Fu questa la Bible de Jérusalem le cui introduzioni, note, quadri cronologici e riassuntivi e indici tematici furono tradotti in italiano, e pubblicati a commento della traduzio ufficiale CEI nella Bibbia di Gerusalemme delle EDB. Tradotta in dodici lingue e pubblicata in una quarantina di paesi, la Bible de Jérusalem del 1973 ha rappresentato per moltissimi lettori e per molte comunità o movimenti lo strumento più completo e maneggevole per entrare nell'universo e nel testo della Scrittura.
L'aggiornamento necessario. Tuttavia, col passare degli anni e l'affievolirsi della speranza di costruire una teologia biblica oggettiva, sistematica e onnicomprensiva, le note di sintesi furono percepite come troppo debitrici all'ideologia del commentatore e poco accomodate al dettaglio del testo. Così, dopo un ventennio, l'École biblique mise in cantiere una nuova revisione della Bible de Jérusalem. La critica dell'Antico Testamento, del Pentateuco in particolare, era allora nel pieno della bufera: l'antica teoria delle quattro tradizioni, pur ancor solida nell'insieme, divenne poco utile per giudicare dell'origine e del messaggio dei singoli passaggi; la figura del profeta, un po' maestro un po' rivoluzionario, andava ricollocata nell'ambiente templare, ma, soprattutto, la datazione di alcuni testi ritenuti di venerabile vetustà andava rivista. Quanto al Nuovo Testamento (chi scrive fu arruolato a collaborare alla sua revisione causa la scomparsa del grande p. Spicq), decidemmo di recuperare lo spazio di alcune delle note di sintesi di cui s'è detto sopra, per far meglio risaltare la personalità del singolo libro o autore. Per certi aspetti, è stato un ideale ritorno ai fascicoli: s'è cercato di presentare ogni sezione come se il lettore abbordasse per la prima volta e separatamente questo o quel vangelo
Hanno trovato così largo spazio nuove critiche che, come era già avvenuto nelle precedenti edizioni, ma in forma più matura, mostrano e cercano di risolvere i problemi storici, filologici, di una missione testuale, per poi affrontare i nodi culturali e teologici, con grande attenzione alle odierne ricerche sul linguaggio. È questa l'edizione le cui note, introduzioni, quadri esplicativi e indici vengono oggi tradotti in italiano, per accompagnare la nuova traduzione della CEI.
La stessa Bibbia nel flusso delle parole. Quando apparve alla fine degli anni novanta, col titolo La Bible de Jérusalem - Cerf, non mancarono le polemiche, compresa un'acida recensione che l'accusava di non aver neppure l'imprimatur. Questo fu subito richiesto e concesso dal cardinal Pierre Eyt da Roma. Appurato che si tratta di una Bibbia leggibile e cattolica, non resta che da chiedersi se lo sarà anche da coloro che pensano che un'ostilità sorda e solo di rado superata separi fede e critica intelligente. In questa edizione, ma in parte questo era già chiaro nella precedente, si è tenuto conto del fatto che non solo i manoscritti hanno una storia di umana fatica, ma anche i libri biblici, che tali manoscritti s'incaricano di trasmettere, ne hanno una. Abbiamo dei libri «doppi», due redazioni di lunghezza e fattezze diverse. È il caso di Geremia, o degli Atti degli Apostoli. Abbiamo testi manifestamente riscritti, o doppioni all'interno dello stesso libro: soprattutto i brani legali, come è ovvio, paiono essere stati modificati per adeguarli a nuove situazioni. In altri termini: il testo canonico è come stretto da una parte dalla storia della sua redazione, delle sue varie riscritture, dall'altra dalla storia della sua trasmissione manoscritta.
La fatica del tradurre. Fa parte della tradizione (nel senso etimo di «consegna») anche l'edizione in lingua moderna, corredata di note spesso più leggibili del testo, anche tradotto, perché più vicine alla nostra sensibilità. Questo impegna enormemente il redattore dei commenti e, in misura minore, il revisore ingaggiato nelle edizioni successive. Quest'ultimo è chiamato a una doppia fedeltà creativa: fedeltà al testo in lingua originale, che bisogna far uscire dall'alveo d'una civiltà lontana e delle traduzioni canonizzate dall'uso perché risulti intelligibile nei decenni a venire, e fedeltà al primo commentatore, o almeno al suo metodo, pur tenendo conto dei progressi scientifici e della propria indole personale. Ma, anche attraverso tanti passaggi, la Bibbia è la Bibbia da sempre: una nuova edizione, una revisione delle note o anche della metodologia di lettura, serve a capire sempre meglio e a presentare nei termini più chiari quel testo, non un altro. Anche le glosse dei bizantini, o le miniature dei medioevali, erano delle note e richiamavano il messaggio del Grande Codice, affiancando il testo. Al nostro tempo, tanto sensibile alla storia, è opportuno mostrare che la Parola corre nel flusso delle parole che intessono un brano o lo generano, lo trasmettono, lo commentano, lo traducono, Se la prima è la dimensione sincronica incentrata sulla lettera, la seconda è la dimensione diacronica che coinvolge, lungo i secoli, generazioni di lettori.
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Editore: San Paolo Edizioni
Autore: Perego Giacomo
Pagine: 64
Ean: 9788821560026
Prezzo: € 2.50
Descrizione:Continua la fortunata serie degli ABC che forniscono un primo approccio di base a diversi argomenti spesso difficili da affrontare per la loro naturale complessità. L'ABC per la lettura della Bibbia si articola in quattro parti: 1) questioni introduttive (la composizione della Bibbia, la storia in essa raccontata, il canone, l'ispirazione, le lingue, la verità della Scrittura, i generi letterati); 2) presentazione dell'Antico Testamento; 3) presentazione del Nuovo Testamento; 4) la lettura della Bibbia oggi (la sua interpretazione, le traduzioni degli ultimi 100 anni, l'esegesi contemporanea, la questione dei testimoni di Geova, la proposta di un metodo di lettura). Giacomo Perego è sacerdote paolino dal 1998. Svolge il suo ministero presso la redazione biblica delle Edizioni San Paolo e insegna Sacra Scrittura presso l'Istituto di Teologia della Vita Consacrata (Claretianum) a Roma. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo l'Atlante biblico interdisciplinare, San Paolo 2003[3] e i due volumi di Password. Bibbia Giovane, San Paolo 2003 curati con altri giovani autori della Famiglia Paolina.
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Editore: Edizioni Messaggero
Autore: Sevin Marc
Pagine: 200
Ean: 9788825022179
Prezzo: € 14.50
Descrizione:Un libro che aiuta a un primo approccio con la Bibbia, risponde alle domande più frequenti, invita ad avvicinarsi alle Scritture con curiosità e voglia di capire.
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Editore: Paoline Edizioni
Autore: Vigini Giuliano
Pagine: 536
Ean: 9788831536783
Prezzo: € 21.00
Descrizione:Pensata soprattutto per catechisti, insegnanti di religione, gruppi biblici, ma anche per i parroci e per tutti coloro che vogliono avere notizie chiare, precise e puntuali sulla Bibbia, questa Guida vuole essere una sorta di vademecum, di prontuario, per reperire informazioni utili e veloci sulla Bibbia e il suo mondo.
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Editore: Qiqajon Edizioni
Autore: Paolo Collini
Pagine: 144
Ean: 9788882272852
Prezzo: € 16.00
Descrizione:L'Indice Concettuale del Medio Giudaismo fornisce una nuova forma di repertorio che permette di accedere ai testi di un'epoca cruciale (300 a.C.-200 d.C.) per la storia del giudaismo e del cristianesimo. La natura di questi scritti e le varie lingue in cui sono giunti fino a noi, infatti, hanno reso impossibile la redazione di uno dei consueti strumenti di indagine, come concordanze e dizionari.In questo terzo fascicolo è analizzato il sovralemma MESSIANISMO che si articola nei lemmi "antimessia", "era messianica", "messia", "precursore", "tipologia".
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Editore: Ancora
Autore: Boscione Franco
Pagine: 264
Ean: 9788851406721
Prezzo: € 15.50
Descrizione:
La teologia e la spiritualità hanno spesso guardato con sospetto il mondo dei sentimenti e degli affetti. La Bibbia invece ne parla con frequenza, talvolta con intensità. I Vangeli descrivono i sentimenti di Gesù. San Paolo esorta i cristiani: «Abbiate tra di voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2, 5). L'argomento è complesso e delicato perché, oltre che in quello biblico, entra nel terreno sia della psicologia che della spiritualità. Questo libro, facendo puntuale e fecondo ricorso alle scienze umane e teologiche, guida il lettore ad «attingere al pozzo» inesauribile del mondo affettivo della Bibbia.
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Editore: Edizioni Messaggero
Autore: Cappelletto Gianni
Pagine: 440
Ean: 9788825024173
Prezzo: € 25.00
Descrizione:Il libro è uno strumento di studio che, con la lettura esegetica del Pentateuco e dei «Libri storici», introduce alla comprensione dell'Antico Testamento.
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Editore: San Paolo Edizioni
Autore: Hoffmeier James K.
Pagine: 192
Ean: 9788821563232
Prezzo: € 24.00
Descrizione:Ci sono prove archeologiche che depongono a favore dei testi biblici? I racconti della Scrittura, soprattutto quelli legati alle vicende delle origini e dei patriarchi, di Mosè e dei Giudici, sono mito o storia? Negli ultimi duecento anni le scoperte archeologiche hanno messo a disposizione nuove informazioni, che permettono di gettare uno sguardo sul lontano passato, aprendo capitoli della storia umana rimasti celati per secoli, a volte per millenni. Le rovine e i reperti archeologici del Medio Oriente suscitano moltissime domande, a motivo del loro profondo nesso con la Bibbia, libro che ha profondamente influenzato la cultura occidentale. Un testo approfondito e completo che ripercorre, seguendo il filo conduttore dei libri biblici, il rapporto tra testo sacro e archeologia.
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Editore: Edizioni Messaggero
Autore: Gastone Boscolo
Pagine: 480
Ean: 9788825020328
Prezzo: € 35.00
Descrizione:Lo scopo del presente lavoro è quello di aiutare il lettore ad entrare nel mondo affascinante della Bibbia.
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Editore: EMI Editrice Missionaria Italiana
Autore: Gallazzi Sandro
Pagine: 216
Ean: 9788830718128
Prezzo: € 13.00
Descrizione:Per interpretare correttamente la Bibbia è indispensabile conoscere le situazioni storione in cui i testi che la compongono sono nati. La conoscenza del Vicino Oriente antico è cresciuta enormemente nel secolo scorso, e facilita sia la comprensione di un "classico" d'inestimabile ricchezza per la cultura occidentale, sia una scelta di fede matura e impegnata. La Piccola guida alla Bibbia aiuta ad avvicinarsi il più possibile alle questioni concrete che diedero origine al testo biblico. È proprio la concretezza dei problemi affrontati a farci scoprire l'attualità dell'esperienza originaria del popolo di Dio; così la conoscenza del passato illumina il presente e aiuta a viverlo in pienezza. I nove capitoli del volume presentano le successive epoche dell'antica storia d'Israele, da quella dei patriarchi e delle matriarche all'età ellenistico-romana.Ogni capitolo esamina i libri biblici relativi al periodo considerato, evidenziandone i collegamenti con problemi economici, sociali e culturali del tempo. Questa ampia visione d'insieme mostra le grandi tensioni che attraversano la Bibbia e si manifestano ancora oggi nella storia, e aiuta a comprendere dove nasce la speranza che vince ogni morte.
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Editore:
Autore: Fontana Raniero
Pagine: 128
Ean: 9788874024575
Prezzo: € 10.00
Descrizione:La Terra di Israele è stata al centro dell'intera storia ebraica. La creazione dello Stato di Israele ha riproposto tale tema in tutta la sua urgenza e attualità, provocando un dibattito nello stesso Israele, nella Diaspora e tra le nazioni che ancora contestano il diritto del popolo ebraico a questa Terra. L'autore offre un contributo, dal punto di vista cristiano, a questo dibattito.«Il testo che ci offre Raniero Fontana - Gerusalemme e dintorni - invita a percorrere Sion-Gerusalemme, a riconoscerla allo scopo di fare conoscere il Dio di Israele, il Dio creatore e redentore dell'universo. È questo Dio che gli ebrei di ieri e di oggi testimoniano, con la loro pratica dello Shabbat, con il loro attaccamento alla Terra di Israele, nel tempo e nello spazio di questo mondo. Terra di Israele, Gerusalemme e Tempio, sono tre realtà inseparabili, tre luoghi reali e simbolici nei quali e attraverso i quali Dio si rende presente al mondo e si lascia incontrare dagli uomini». (dalla Presentazione di Fr. Pierre Lenhardt)
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Editore: Urbaniana University Press
Autore: Deiana Giovanni
Pagine: 200
Ean: 9788840170329
Prezzo: € 22.00
Descrizione:La Dei Verbum, la costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione, è il documento del Vaticano II che contiene le idee guida per uno studio della Sacra Scrittura validamente inserito nel contesto di una formazione teologica generale. La lettura del testo conciliare, integrata da altri fondamentali documenti della Pontificia Commissione Biblica, fornisce basi di metodo solide ed efficaci e le indispensabili nozioni preliminari per introdurre alla conoscenza della parola di Dio in sintonia con la dottrina della Chiesa.Le questioni legate al carattere sacro della Bibbia, aspetto connesso con i concetti di rivelazione e di ispirazione, portano in evidenza i criteri in base ai quali sono stati riconosciuti i libri considerati canonici. Ma la trasmissione del testo è importante come la sua composizione. Fanno perciò parte integrante del manuale approfondimenti riguardo la formazione dell'Antico e del Nuovo Testamento, la critica testuale e l'ermeneutica. Una breve guida alla ricerca biblica e una nutrita appendice documentaria completano il lavoro.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Juan Peter Miranda
Pagine: 248
Ean: 9788839921857
Prezzo: € 21.00
Descrizione:I cristiani da sempre riconoscono che il Primo Testamento, ovvero la sacra Scrittura di Israele e degli ebrei, ha un valore specifico e anzi una precedenza anche per loro. Parola di Dio in parole umane, il Primo Testamento ci pone di fronte alla realtà stessa di Dio, testimoniando come l'Onnipotente si alleò con gli esseri umani e come i nostri padri si comportarono con il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Addison G. Wright, Roland E. Murphy, Joseph A. Fitzmyer
Pagine: 288
Ean: 9788839908407
Prezzo: € 20.00
Descrizione:Questa Breve storia di Israele risulta dall'unificazione di due contributi (Una storia di Israele e Le istituzioni religiose in Israele) che gli autori hanno scritto per il Nuovo Grande Commentario Biblico, edito da Raymond Brown, Joseph Fitzmyer e Roland Murphy, e pubblicato in lingua italiana nel 20022 dall'editrice Queriniana. Lo scopo del libro è di favorire la conoscenza della storia e delle istituzioni di Israele e, attraverso di esse, un accostamento più profondo e critico alla Bibbia per un pubblico di lettori e lettrici più vasto rispetto a quello che può accedere al Grande Commentario. Alla comprensione critica dei testi della Scrittura è infatti di grande utilità il poterli collocare nel contesto storico e culturale a cui essi fanno riferimento. La ricostruzione, qui operata sulla base degli studi più recenti, della complessa vicenda storica del popolo ebraico, nelle grandi linee della sua evoluzione, come pure nelle forme e nei significati delle sue istituzioni caratterizzanti, può essere uno strumento prezioso per approfondire anche i significati della Parola stessa, che si manifesta e si radica nella vita concreta di un popolo e plasma gli aspetti comunitari del suo cammino.
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Editore: Ares Edizioni
Autore: AA. VV.
Pagine: 136
Ean: 9788881554508
Prezzo: € 14.00
Descrizione:
Un passo fondamentale nello sviluppo della civiltà del Vicino Oriente Antico è la creazione della scrittura, avvenuta quasi contemporaneamente nella seconda metà del quarto millennio a.C. in Mesopotamia meridionale e in Egitto. I sistemi di scrittura, il geroglifico e il cuneiforme, divennero rapidamente dei mezzi estremamente ricchi e duttili per esprimere gran parte dell'esperienza umana, dalla contabilità agli avvenimenti storici, dalla narrazione di miti all'osservazione degli astri e alla geometria. Già all'inizio del terzo millennio la storia comincia per noi a riempirsi di nomi di città, di uomini, di dèi e gli antichi cominciano a comunicare con noi attraverso i millenni.
Al primato nella creazione e nello sviluppo dei sistemi di scrittura il Vicino Oriente unisce la fortuna della conservazione di migliaia di documenti: i papiri nel secco clima egiziano, le tavolette di argilla nel suolo della Mesopotamia, della Siria o dell'Anatolia si sono conservati in gran numero, giungendo sino a noi. Inoltre la tradizione a essi legata non è mai stata veramente interrotta: alla fine del diciottesimo secolo della nostra èra, quando si cominciò a studiare scientificamente questi documenti, gli studiosi partirono dalla conoscenza dell'Antico Testamento e dei classici greci, in particolare Erodoto; un legame con le antiche civiltà era quindi rimasto, mediato dalla tradizione, e permise di affrontare con minor difficoltà l'interpretazione dei testi.
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Editore: Carocci
Autore: Broccardo Carlo
Pagine: 143
Ean: 9788843051113
Prezzo: € 14.20
Descrizione:
Da ormai duemila anni i Vangeli sono oggetto di studio, di preghiera, di critica. Questo libro parte dalla consapevolezza che, qualunque sia il motivo che oggi ci spinge a prenderli in considerazione, a parlarne ancora, la prima cosa da fare sia sempre e comunque quella di leggerli. Lo scopo di queste pagine è proprio quello di fornire al lettore i punti di riferimento essenziali affinché si possa orientare nel racconto di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Non si tratta dunque di un fascio di riflessioni sugli scritti evangelici, ma piuttosto di una mappa che offre percorsi di lettura; non di un libro da leggere da solo, dunque, ma di uno strumento che accompagna la lettura dei Vangeli.
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Editore: Paideia
Autore: Fabry Heinz-Josef, Ringgren Helmer
Pagine: 641
Ean: 9788839407672
Prezzo: € 89.00
Descrizione:
Tra le 115 voci raccolte nel IX volume del Grande Lessico dell'Antico Testamento molte sono di grande utilità per la comprensione della lingua, della storia e della religione dell'Israele antico. Alcune voci si distinguono per l'importanza che il termine trattato ha negli scritti della Bibbia ebraica, ad esempio il verbo sub e derivati (inviare, ritornare, convertirsi), samajim (cielo/cieli), sem (nome), sa'ar (porta della città), e altre. Di ogni parola presa in esame si approfondiscono gli usi secondo piani successivi, indicati nei sommari a inizio di ciascuna voce, così da illustrare e scandagliare i diversi significati che la singola parola viene ad acquisire sia in rapporto all'ambiente semitico sia nelle diverse parti del testo biblico. A facilitare la consultazione dell'opera, anche in questo volume parole e frasi in ebraico e in ogni altra lingua semitica sono riportate in traslitterazione e seguite dalla traduzione corrispondente.
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Editore: Paideia
Autore: Paul André
Pagine: 392
Ean: 9788839407658
Prezzo: € 19.00
Descrizione:
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Editore: Paideia
Autore: Albertz Rainer
Pagine: 464
Ean: 9788839407634
Prezzo: € 47.30
Descrizione:
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Editore: Paideia
Autore: Caird George B.
Pagine: 352
Ean: 9788839407641
Prezzo: € 37.20
Descrizione:
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