Ebook - Ebook - Riviste
Editore: Queriniana Edizioni
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300019852
Prezzo: € 4.50
Descrizione:
EDITORIALE
Abbiamo iniziato con Giacobbe; poi siamo
passati a Mosè; ora ci intratteniamo
con Samuele. Dei tre, sicuramente è il
meno famoso; o forse è meglio dire che
è il meno conosciuto. Perché di lui tutti
abbiamo in mente l’episodio della vocazione, quando
pronuncia la celebre frase: «Parla, Signore, perché
il tuo servo ti ascolta». Samuele è quasi un santino,
quel giorno, al tempio; è un esempio di risposta pronta
e totale alla chiamata di Dio. Basta solo aggiungere
un’altra riga, tratta sempre dal racconto della vocazione,
e ci sembrerà di avere davanti un giovane perfetto:
«Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare
a vuoto una sola delle sue parole» (1 Sam 3,19).
In molti, se non tutti, serbiamo questa immagine
di Samuele. Non è sbagliata, ma è solo una piccola
parte del suo volto! Il racconto della sua vocazione
è molto importante, perché sottolinea la dimensione
dell’ascolto e il ruolo di Dio: è il Signore che sceglie
i suoi profeti e li manda al popolo; Samuele è servo
della parola di Dio (Salvatore Glorioso). Ma non è
solo questo! È un personaggio dall’identità complessa:
profeta, giudice, capo civile, intercessore, sacerdote…
È una figura di transizione, che ha accompagnato
il popolo dall’epoca dei giudici a quella dei re (Donatella
Scaiola). Fin dagli inizi della sua vita, si trova
catapultato in un mondo complesso di relazioni non
sempre positive e mai facili; dalle vicende tormentate
della madre Anna, che non riusciva ad avere figli,
all’amarezza del sacerdote Eli, che di figli ne ha due,
ma caratterizzati dal disprezzo della giustizia e dalla
violenza (Grazia Papola).
Un capitolo non piccolo è quello relativo al rapporto
di Samuele con il potere. Abituato ad essere lui
a capo del popolo, si sente rifiutato quando Israele
chiede un re. Alla fine acconsentirà ad ungere Saul,
ma non senza fatiche e titubanze, e specialmente cercando
sempre di ritagliarsi uno spazio di potere (André
Wénin). Alle vicende di Saul sono dedicati una decina
di capitoli del Primo libro di Samuele, così come
alcuni passaggi nel libro di Ester e in quelli delle Cronache;
l’immagine che ne esce è completamente negativa:
un re privo di discernimento, che non ascolta
la parola di Dio (Tiziano Lorenzin). Eppure Samuele,
alla fine, si affeziona al sovrano; o forse è meglio dire
che si adatta alla situazione, tanto da dover essere
spronato da Dio, quando giunge il momento di ungere
come re Davide. Sono così diversi tra loro, Saul
il guerriero potente e Davide il ragazzino che sta a pascolare
il gregge, che Samuele faticherà non poco per
mettersi in sintonia con le scelte di Dio; dovrà ricalibrare
tutti i suoi criteri di valutazione (Elena Di Pede).
C’è una scena particolare, al cap. 28 del Primo libro
di Samuele: quando Saul si reca di nascosto dalla
“pitonessa” di Endor ed evoca lo spirito del defunto
Samuele. È uno squarcio sul mondo dell’occulto, che
nella Bibbia è sempre visto come qualcosa di negativo,
contrapposto all’ascolto della parola di Dio. E infatti
l’unico messaggio che Saul riceverà sarà l’annuncio
della sua disfatta (Guido Benzi). L’arte non è rimasta
indifferente a questo episodio: nella copertina del nostro
fascicolo (e nella rubrica finale di Marcello Panzanini)
ci soffermiamo sulla scena dei genitori di Samuele
che lo “offrono” a Dio, portandolo al tempio
da Eli; ma la rubrica “Per leggere e rileggere” (di Valeria
Poletti) porterà non pochi esempi di come l’episodio
di Endor abbia ispirato molti artisti nei secoli.
Samuele è un personaggio complesso, ormai ci è
chiaro. Da un punto di vista catechetico è indubbiamente
un punto di riferimento per una riflessione di
tipo vocazionale (Valentino Bulgarelli); nel Medioevo
è stato anche visto come un profeta-scrittore, autore
dei due libri biblici dei Re (Marcello Panzanini
nell’inserto staccabile). È certamente una figura complessa,
e per questo ricca; tormentata, e perciò attuale.
Sacerdote, profeta, giudice; volitivo, cerca di dominare
gli eventi anche quando si allontanano dai suoi
desideri. Ma Dio gli sta accanto sempre – ed è questo
che conta, alla fine. Talvolta fa il suo gioco, talvolta
lo accompagna a superare le sue rigidità (Annalisa
Guida). Che non sia proprio questo il tratto più sintetico
di un personaggio tanto aspro, al di là del quadretto
edificante della vocazione?
Carlo Broccardo
SOMMARIO
PERSONAGGI
DELL’ANTICO TESTAMENTO
3. Samuele
Editoriale
Donatella Scaiola
SAMUELE, UN PERSONAGGIO
DALL’IDENTITÀ COMPLESSA
Grazia Papola
I LEGAMI FAMILIARI
(1 SAM 1–2; 8,1-3)
Salvatore Glorioso
SCELTO COME SERVO
DELLA PAROLA (1 SAM 3,1–4,1)
André Wénin
SAMUELE E IL POTERE IN ISRAELE
(1 SAM 8–12)
Tiziano Lorenzin
SAMUELE E SAUL,
UN RE PRIVO DI DISCERNIMENTO
Elena Di Pede
SAMUELE E IL FIGLIO DI IESSE
(1 SAM 16,1-13)
Guido Benzi
PROFEZIA E NEGROMANZIA:
SAUL E LA “PITONESSA” DI ENDOR
Annalisa Guida
SAMUELE, UN’IDENTITÀ COMPLESSA
PER UN TEMPO DIFFICILE
Valentino Bulgarelli
SAMUELE E LA DIMENSIONE VOCAZIONALE DELLA VITA
PER LEGGERE E RILEGGERE
Valeria Poletti
Samuele nelle arti
APOSTOLATO BIBLICO
Dionisio Candido
L’introduzione alla sacra Scrittura Incontro alla Bibbia
VETRINA BIBLICA
ARTE
Marcello Panzanini
Cosa vuoi fare da grande? Elkanà e Anna
portano Samuele dal sacerdote Eli
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Ludovic-Mohamed Zahmed
Pagine:
Ean: 2484300019906
Prezzo: € 3.50
Descrizione:L’articolo propone una lettura dell’atteggiamento verso il mondo LGBT all’interno delle culture arabe e in particolare islamiche, dove il fenomeno è stato sostanzialmente accettato almeno fino agli inizi del sec. XX. Dopo aver analizzato i motivi di tale mutato atteggiamento, l’autore interpreta la rilettura dell’attuale attività LGBT in area islamica con l’ausilio delle categorie elaborate dalla teologica della liberazione e dagli studi di genere.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Mary d'Angelo
Pagine:
Ean: 2484300019876
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
Nei testi biblici, “vangelo” e “famiglia” stanno insieme con un certo imbarazzo. La maggior parte dei detti sulla famiglia attribuiti a Gesù sono quelli designati dagli studiosi come “antifamiliari”; Paolo, dal canto suo, dichiara una netta preferenza per il celibato a servizio del vangelo. I conflitti all’interno delle famiglie, l’ideologia imperiale e le ansie circa la probità sessuale portarono i primi credenti a difendere i “valori della famiglia” contro le accuse loro rivolte di “rovinare le famiglie”. Dare buone notizie alle famiglie significa ritornare ai testi usando un’ermeneutica analoga a quella messa in campo da Laudato si’, che rifiuta non solo il dominio, ma anche la sottomissione, dando gli stessi consigli di giustizia a tutti: amarsi l’un l’altro, ma non essere sottomessi né temere.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Paulinus I. Odobator
Pagine:
Ean: 2484300019890
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
Il saggio affronta in maniera storica e geografica il dibattito sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, attraversando brevemente i principali momenti di tale confronto fino alla decisione della Corte Suprema USA nel 2015 e soffermandosi in particolare sulla situazione africana. Presentando le aperture e le chiusure a riguardo, considera ancora irrisolta la questione a livello globale.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Domenico Simeone
Pagine:
Ean: 2484300019883
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
Di fronte ai cambiamenti che hanno coinvolto la famiglia negli ultimi anni, si vogliono mettere in luce gli aspetti caratteristici che qualificano la transizione delle giovani coppie verso la vita famigliare. A partire dai dati statistici relativi alla situazione italiana, vengono descritte alcune questioni relative alla difficile transizione dei giovani italiani verso la vita adulta e verso la vita di coppia, illustrando i cambiamenti che hanno investito il modo di vivere le relazioni affettive delle giovani coppie, il loro modo di accedere al matrimonio o a forme di convivenza, l’accesso alla genitorialità e le difficoltà nel dover conciliare impegni lavorativi e vita familiare. Si tratta di aspetti che pongono le giovani famiglie di fronte a sfide inedite e al tempo stesso che mettono in gioco, almeno potenzialmente, la possibilità di stabilire nuovi rapporti tra maschile e femminile e tra le generazioni. Perché le giovani famiglie sappiano cogliere gli aspetti generativi che ogni crisi porta con sé, è indispensabile che possano trovare intorno a loro un contesto sociale accogliente e solidale, in grado di promuoverne le potenzialità e di sostenerne le capacità trasformative.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Susan Ross, Lisa Sowle Cahill, Erik Borgman, Sarojini Nadar
Pagine:
Ean: 2484300019869
Prezzo: € 10.00
Descrizione:“La famiglia” viene spesso indicata come “chiesa domestica”. Impariamo a diventare cristiani nelle nostre famiglie. Le esperienze familiari, nel bene e nel male, ci formano ad essere le persone che siamo. Tuttavia le famiglie sono sempre più complesse e affrontano sfide per le quali non esistono risposte facili, da parte sia della chiesa sia della società. Il titolo di questo fascicolo, Famiglia/famiglie, include volutamente il plurale. Non esiste un modello unico per la famiglia, come dimostrano chiaramente i contributi. Da quelle allargate del Sud del mondo a quelle nucleari del Nord, le famiglie assumono diverse forme e dimensioni. Se c’è qualcosa che unisce queste diverse famiglie, è che le realtà sociali, politiche ed economiche del mondo hanno avuto un forte effetto su di loro. I nostri autori rappresentano una varietà di situazioni e di sfide; pertanto, è difficile separare le argomentazioni teologiche dai loro contesti; alcune questioni, nondimeno, emergono.
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Editore: Edizioni Messaggero
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300020209
Prezzo: € 6.75
Descrizione:
EDITORIALE
In dialogo per il futuro
della «casa comune»
Laudato si’, mi’ Signore,
per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et guberna,
et produce diversi fructi
con coloriti flori et herba.
«Riflessione gioiosa e drammatica insieme», l’enciclica Laudato
si’2 è stata accolta con notevole favore, suscitando interesse
anche al di fuori del mondo ecclesiale. Molti vi hanno trovato un
testo autorevole, innovativo e globale, uno stimolo a riconsiderare le
questioni ambientali. Non sono mancate, tuttavia, reazioni di sorpresa,
soprattutto in rapporto alla scelta di un tema quale l’ecologia – il cuore
dell’enciclica –, da alcuni giudicato inappropriato come oggetto di un
intervento magisteriale e teologico.
Questo fascicolo si confronta con le attese degli uni e degli altri,
nella convinzione che, da un lato, «nulla dell’ordine della creazione e
dell’umano è estraneo ed escluso dall’ordine della fede» (Compendio
della dottrina sociale della chiesa, 64); dall’altro, che non si possa più
parlare delle questioni connesse alla «cura della casa comune» senza
tener conto dei vasti orizzonti che l’enciclica dischiude, dei suoi approfondimenti
su temi specifici, insieme alla ripresa di nodi problematici
richiamati, anche se non risolti.
Fra i tratti distintivi della lettera enciclica se ne segnalano tre. In
primo luogo, il punto di partenza, vale a dire lo sguardo “mistico”
di papa Francesco: «Il mondo è qualcosa di più che un problema da
risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella
lode» (LS 12). Non a caso, il titolo dell’enciclica riprende l’incipit
del Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi che nelle realtà
create coglieva un riflesso della bellezza, della bontà e della sapienza
del Creatore.
In secondo luogo, la lucidità con cui l’enciclica inquadra la crisi
ecologica, in tutta la sua gravità, ponendola in relazione con la crisi
antropologica, vale a dire con la responsabilità dell’uomo, chiamato da
Dio a «custodire e coltivare il giardino», ma trasformatosi ben presto
in un dominus irresponsabile e senza scrupoli.
Il terzo aspetto è la dimensione dialogica che connota l’intero documento:
«Di fronte al deterioramento globale – afferma papa Francesco
– mi propongo di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa
comune» (LS 3). La chiesa non lascia mancare il proprio apporto, ma
riconosce che «su molte questioni concrete non ha motivo di proporre
una parola definitiva e capisce che deve ascoltare e promuovere un
dialogo onesto fra gli scienziati, rispettando la diversità di opinioni»
(LS 61).
Con questo fascicolo, la nostra rivista entra nel vivo del dibattito
suscitato da papa Francesco, secondo lo stile e le modalità consuete:
attenzione alle diverse prospettive attraverso le quali si possono affrontare
le questioni ecologiche, cogliendo i punti di vista più significativi
e stimolanti, nel rispetto della complessità e con lo scopo di fornire uno
strumento di lavoro, tanto autorevole quanto fruibile da tutti.
Nell’articolo di apertura, GIACOMO COSTA propone una riflessione
sulla Laudato si’, indicando nella dimensione pastorale la vera chiave
di lettura per comprendere l’enciclica, come dimostra anche la scelta
di papa Francesco di considerare i molteplici aspetti della vita nella
prospettiva dell’ecologia integrale.
PIER FRANCESCO GHETTI considera l’ecologia come scienza a sé,
nata nel contesto della cultura naturalistica dei secoli XVIII-XIX, ma
consolidatasi come «scienza degli ecosistemi» a partire dalla seconda
metà del secolo scorso.
Nell’articolo Ecologia umana: un intreccio di saperi, LEOPOLDO
SANDONÀ richiama l’attenzione sull’ecologia umana come crocevia di
diverse discipline. In particolare, l’autore offre una lettura «generativa»
della Laudato si’, alla luce cioè dei grandi principi indicati dall’enciclica
come via per realizzare un’autentica ecologia umana.
BRUNO BIGNAMI pone la «dialettica della cura» al cuore delle questioni
ecologiche. Nel suo studio – Un’etica per la cura della terra –
sono riprese e sviluppate alcune intuizioni della Laudato si’, soprattutto
laddove l’enciclica afferma che la salvaguardia del dono del creato
richiede non solo sforzi diretti al miglioramento del rapporto con l’ambiente,
ma anche un rinnovato impegno per la cura dell’umanità, dal
momento che le due realtà sono strettamente connesse tra loro.
Ecologia e sacro. Il significato religioso dell’ecologia propone una
riflessione di ALDO N. TERRIN sul rapporto tra due dimensioni fondamentali
dell’esperienza umana: il sacro e l’ecologia, chiamate al confronto
con una conoscenza tecnica che sembra ormai aver preso il sopravvento
sulle altre conoscenze. In ascolto del «grido della terra», sacro ed ecologia
indicano programmi di lavoro simili, in nome di una sympatheia universale
che accomuna tutti gli esseri in una visione «ecosistemica», secondo
una morale che invoca gratitudine e riverenza per ciò che ci circonda.
Di sicuro interesse il contributo di SIMONE MORANDINI: Ecoteologie:
una mappa essenziale, uno strumento per orientarsi nella
multiforme e a volte complessa riflessione ecoteologica degli ultimi anni.
Morandini segnala una pluralità di autori e di idee, al fine di cogliere
il mutamento di paradigma, cui è chiamata la teologia cristiana.
Nel delineare i tratti di un progetto di ecologia integrale, che includa
il rapporto con Dio, gli altri, la natura e se stessi, FELICE ACCROCCA
indica come riferimento Francesco d’Assisi, «l’esempio per eccellenza
della cura di ciò che è debole e di un’ecologia integrale vissuta con
gioia e autenticità» (LS 10). L’esperienza del Poverello è compresa a
partire dalla sorgente da cui tutto è scaturito: la relazione con il Dio
di Gesù Cristo.
Buone pratiche di cura della terra, è il contributo di MATTEO
MASCIA, una ricerca su ciò che può ridurre l’impatto delle nostre società
sull’ambiente naturale e le sue risorse. Lo studio presenta una rassegna
di esperienze incentrate sulla responsabilità sociale del consumatore, le
cui scelte individuano una delle leve attorno a cui costruire percorsi e
pratiche di cura della terra.
Nella DOCUMENTAZIONE, curata da GERMANO SCAGLIONI, è illustrata
un’originale iniziativa editoriale: The Earth Bible Project,
un contributo alla discussione sulla crisi ecologica, attraverso un nuovo
modo di accostare e interpretare i testi biblici: la «prospettiva della
terra».
L’ INVITO ALLA LETTURA, a cura di SIMONE MORANDINI, offre un
ampio repertorio bibliografico sui temi trattati. In queste pagine sono
indicate le opere di maggior interesse e utilità, affinché il lettore possa
avviare un proprio personale itinerario di ricerca.
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300019838
Prezzo: € 6.00
Descrizione:
Per un nuovo umanesimo in Gesù Cristo: uscire
Studi
C. Giaccardi, Uscire verso il nuovo? A tutti i costi?
Non il nuovo per il nuovo che cancella il vecchio, ma una nuova consapevolezza che, scrostando le
pratiche dalla patina dell’abitudine e anche da una certa stanchezza, riallacci il filo che lega tradizione
e presente, dischiudendo un futuro di speranza: «E nostra umile convinzione che il divino e l’umano
si incontrino nel più piccolo dettaglio della veste senza cuciture della creazione di Dio, persino
nell’ultimo granello di polvere del nostro pianeta» (Laudato si’ 9).
M. Gallo, Il rito per ‘quelli di fuori’
La tradizione aveva partorito un ministero della soglia: l’ostiario, colui che apre le porte. Non sarebbe
interessante riabilitare e ampliare l’ostiariato, a partire dal suo bilinguismo, per chi sta dentro e chi sta
fuori? Esiste nella ritualità cristiana contemporanea questa medesima attenzione al linguaggio e al gesto
adatto che incontri sia chi è iniziato sia chi non lo è?
M. Ferrari, Una comunità tra dentro e fuori. Il caso di Corinto
La tensione tra dentro e fuori caratterizza il rito nella sua natura più intima. Se da una parte il rito ha
una funzione di costruzione dell’identità di un gruppo, dall’altra, tuttavia, è un luogo di testimonianza
per coloro che sono al di fuori del gruppo stesso e vengono a contatto con esso.
L. Della Pietra, Ripetere è stare fermi?
Il rito è ripetitivo per natura e tale indole sembra trovarsi in difficoltà nell’attuale contesto culturale
sempre più rapido e soggetto a continui e sfiancanti mutamenti. Educare alla liturgia significa anche far
riscoprire la forza gratuita della ripetizione che, nel ritorno dello stesso rito, permette l’esperienza del
mistero e suscita la presenza del soggetto all’evento celebrato.
R. Barile, La liturgia non è missionaria
Il Signore Gesù non iniziò il ministero con un ‘andate a messa’, ma annunciando che «il regno dei cieli
è vicino» e chiamando alla conversione. È vero che la liturgia avvia a se stessa per ritus et preces, ma i riti
e le preghiere agiscono all’interno di una dinamica nella quale bisogna essere introdotti.
Temi pastorali
M. Baldacci, Una mensa aperta sul mondo. Per una liturgia ‘missionaria’
L’esperienza dei discepoli di Emmaus costituisce una testimonianza paradigmatica. Lo spazio del rito
rappresenta quell’intermezzo di tempo sospeso che non ha lo scopo di intrappolarci dentro un’esperienza
estraniante ma, al contrario, vuole condurci a una pratica della vita che ha come scopo quello di
farci ritrovare il sapore della quotidianità trasfigurata dall’esperienza luminosa del Risorto.
P. Ruaro, Vox laetitiae. Il tesoro della musica sacra
offerto a credenti e non credenti
Attraverso il racconto dell’esperienza di una formazione musicale (Vox laetitiae), l’autore, che è anche
uno dei due musicisti in questione, delinea le caratteristiche del ‘concerto spirituale’, o ‘meditazione in
musica’. Una proposta aperta a sensibilità diverse: il credente può apprezzare nella musica temi di spiritualità
e di meditazione; il non credente può apprezzare il percorso artistico articolato e l’originalità
degli incroci tra le diverse forme di arte; il musicista può confrontarsi con l’originalità del progetto.
Schede per la formazione
G. Venturi, La preghiera universale del Venerdì santo.
La preghiera della chiesa ‘in uscita’
Questa preghiera, che sgorga come sorgente dall’innalzamento di Gesù sulla croce, ci testimonia la
vocazione della liturgia della chiesa, la quale, mentre opera tra e in coloro che credono in Gesù, spinge
ad uscire verso quel mondo che l’attende come l’amato a lungo cercato.
S. Sirboni, La preghiera universale o dei fedeli
L’assemblea liturgica cristiana, fin da principio, ha manifestato, anche in questa preghiera e con una
certa consapevolezza, il suo ruolo sacerdotale. Quando farla, quale rapporto deve avere con la liturgia
della Parola che conclude, per chi e per che cosa pregare? E qual è il suo ‘genere letterario’?
Anno santo
D. Piazzi, Celebrare la misericordia
Il testo citato nel titolo a cura del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione
oltre le celebrazioni di apertura e chiusura per le cattedrali e altre chiese giubilari (pp. 96-150) contiene
diversi spunti liturgico-pastorali per armonizzare anno liturgico, celebrazioni sacramentali, devozioni
popolari e anno giubilare.
Sussidi e testi
D. Piazzi, I ‘mandati’ nella liturgia: ai missionari e ai catechisti
Cronaca
G. Tornambè, Diventare cristiani attraverso la liturgia.
I sessant’anni dell’Istituto superiore di liturgia di Parigi
D. Musumeci, L’anno liturgico, anno della misericordia del Signore.
Palermo, XIV Convegno liturgico-pastorale
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300019845
Prezzo: € 4.50
Descrizione:
EDITORIALE
Dopo Giacobbe, in questo secondo fascicolo
del 2016 ci soffermeremo su un altro
personaggio dell’Antico Testamento:
Mosè. Medaglia d’argento tra i più nominati
nella Bibbia (secondo solo a Gesù), è certamente
tra quelli che rimangono impressi nell’immaginario
collettivo. È un personaggio che ispira, grazie anche
alla sua umanità tormentata; e poi raccoglie in sé gli
aneliti alla libertà che percorrono la storia, dall’antichità
fino ad oggi. Proviamo per esempio ad accendere
il nostro computer, connetterci ad internet e cercare,
attraverso uno qualunque dei principali motori
di ricerca, la colonna sonora che Ennio Morricone
scrisse per lo sceneggiato su Mosè prodotto dalla Rai
nel 1974. Valeria Poletti, nella rubrica «Per leggere e
rileggere», ci suggerisce in particolare il singolo cantato
da Maria Carta, Diglielo al tuo Dio. Voce e testo
sono da brividi; non si dimenticano più.
Mosè. Ci avvicineremo a lui anzitutto con un articolo
panoramico, nel quale vengono tratteggiati i
lineamenti principali del personaggio, così come è
raccontato nel Pentateuco e nella tradizione giudaica,
oltre ad essere forniti alcuni dati di tipo storico
(Sebastiano Pinto). Poi metteremo a fuoco una caratteristica
fondamentale del nostro personaggio (Laura
Invernizzi): è il suo rapporto strettissimo con Dio
che lo forgia, facendolo diventare quello che è; è la
parola di Dio che detta l’agenda della sua vita, dall’inizio
fino alla fine, dall’incontro all’Oreb fino a quando
«Mosè, servo del Signore, morì “sulla bocca” del
Signore» (Dt 34,5, tradotto alla lettera).
Dopo questa prima presentazione, avremo tre articoli
che ci invitano ad approfondire alcuni dei personaggi
con cui Mosè entra in relazione. Il primo è
un gruppo, composto da dodici donne, tutte apportatrici
di vita: le levatrici ebree, la madre di Mosè, la
sorella, la figlia del faraone, le sette figlie di Ietro. Sono
dodici “matriarche”, che rappresentano tre cromosomi
all’origine dell’Israele mosaico: quello ebreo,
quello egiziano, quello madianita del deserto (Rosanna
Virgili). Il secondo personaggio è Aronne, fratello
di Mosè e primo sacerdote di Israele. Il rapporto
con Dio, che si trova al centro del dono della Legge
sul monte Sinai, passa anche attraverso il culto: Mosè
ha bisogno di Aronne. Ma Aronne, da parte sua, non
deve dimenticare il primato di Mosè, cioè della parola
di Dio (Luca Mazzinghi). Il terzo personaggio è
il faraone. Figlio degli dèi, era considerato come un
eroe invincibile; il racconto dello scontro con Mosè,
invece, ne mostra tutta l’impotenza di fronte all’unico
vero Dio, quello di Israele (Jean Louis Ska).
A completare il quadro avremo poi quattro articoli
di sintesi. Guido Benzi ci mostra come la Bibbia –
pur consegnandoci con Mosè una figura straordinaria
– non vuol crearne un “mito”: tra le pieghe della
narrazione emergono anche le sue qualità umane, le
sue fragilità, perfino i suoi difetti. Benedetta Rossi riflette
su uno dei tratti che hanno fatto di Mosè una
figura unica: il suo ruolo di mediatore tra il popolo e
Dio; ruolo che, dopo la sua morte, continua ad essere
svolto dalla Torah, cioè dalla Legge che Dio ha dato
al popolo attraverso Mosè. Annalisa Guida ci offre
una presentazione completa del personaggio, dall’Esodo
al Deuteronomio: alla fine resta la suggestione che
se Mosè non è entrato nella terra promessa sia perché
questo possedere una terra una volta e per tutte
non fosse narrativamente inscritto nel personaggio di
Mosè, da sempre destinato ad uscire, andare, salire,
scendere, ma mai a fermarsi. Infine Valentino Bulgarelli,
prendendo spunto dal cap. 7 degli Atti degli apostoli,
ci presenta Mosè come un utile punto di riferimento
per un percorso catechistico che metta a fuoco
la formazione della persona.
Il nostro fascicolo sarà poi completato dalle rubriche:
una dell’Apostolato Biblico, sulla nota pastorale
La Bibbia nella vita della Chiesa del 1995 (Dionisio
Candido); l’ormai classica vetrina biblica (a cura della
redazione); le pagine dedicate all’arte, che spaziano
dai romanzi ai film, passando per l’opera (Valeria
Poletti), per poi fermarsi a raccontare Il passaggio del
Mar Rosso affrescato nella Cappella Sistina (Marcello
Panzanini). Gli ultimi due autori sono anche responsabili
per l’inserto staccabile.
Mosè è talmente grande che questo nostro percorso
non può certo essere completo. Ci auguriamo che
sia comunque un buon assaggio, per iniziare.
Carlo Broccardo
SOMMARIO
PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO
2. Mosè
Editoriale
Sebastiano Pinto
MOSÈ: UN UOMO, UN POPOLO E UNA TERRA
Laura Invernizzi
MOSÈ, L’UOMO CHIAMATO DA DIO
Rosanna Virgili
LE DONNE DI MOSÈ (ES 1–2)
Luca Mazzinghi
MOSÈ E ARONNE
Jean Louis Ska
MOSÈ E IL FARAONE
Guido Benzi
MOSÈ, UOMO MITE E PASSIONALE
Benedetta Rossi
MOSÈ, IL MEDIATORE
Annalisa Guida
IL DESTINO IN UN NOME:
IL PERSONAGGIO DI MOSÈ
Valentino Bulgarelli
MOSÈ, LA VITA E DIO:
STORIA DI UN INCONTRO
PER LEGGERE E RILEGGERE
Valeria Poletti
Mosè nelle arti
APOSTOLATO BIBLICO
Dionisio Candido
La nota pastorale La Bibbia nella vita della Chiesa
VETRINA BIBLICA
ARTE
Marcello Panzanini
Lo specchio di Dio:
Il passaggio del Mar Rosso della Cappella Sistina
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Thierry-Marie Courau
Pagine:
Ean: 2484300019777
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
L’unità della teologia è un tema che si può affrontare da svariate prospettive. Si può parlare di unità quando la pluralità e la diversità si presentano come insuperabili? Sul piano della pluralità culturale (e per farvi fronte), la ricerca del simile occupa spesso il primo posto; il concetto di pluralismo delle culture, però, si costruisce prendendola in contropiede. Dire pluralismo delle culture significa affrontare senza inquietudine la loro irriducibile singolarità, per tenersi a distanza sia dalla confusione sia da una illusoria comprensione univoca. Il pluralismo delle culture porta ognuno a lavorare nel dia-logo, in vista dell’elaborazione di un tratto comune. L’avvenire della teologia e la sua unità si trovano nel cuore stesso della sfida dell’incontro degli irriducibili che diventano risorsa per la teologia “comune”.
Parole chiave: teologia, pluralismo, dialogo
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Luiz Carlos Susin
Pagine:
Ean: 2484300019760
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
L’articolo ricorda la svolta ermeneutica del XX secolo che ha reso possibile il rinnovamento della teologia, il contributo al concilio Vaticano II e la fondazione della rivista Concilium. Poi, adottando il principio che «il tutto è più grande della somma delle parti», l’articolo affronta grandi questioni del nostro tempo come indicatori dei prossimi campi tematici per l’ermeneutica teologica: l’ecologia, la famiglia umana, il pluralismo culturale, le scienze e il carattere di ospitalità della religione.
Parole chiave: teologia, ermeneutica, ecologia
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Felix Wilfred
Pagine:
Ean: 2484300019753
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
Dopo la Guerra fredda il mondo unipolare è in tutto e per tutto guidato dal capitalismo di sfruttamento e dal libero mercato, che sono causa di indigenza e di migrazione per milioni di persone, con gravi conseguenze sociali e ambientali. Una teologia autentica si interrogherà sul proprio ruolo di fronte alle urgenze del nostro tempo. In che modo la teologia potrebbe contribuire alla salvezza o al bene (salus) del mondo? È necessario che la teologia metta da parte le delucidazioni placidamente dottrinali che non hanno nessi con le questioni scottanti che riguardano il genere umano e la natura. Lasciando cadere le sue pretese onniscienti riguardo al peccato e alla salvezza, la teologia cercherà con umiltà di rispondere, proprio come Gesù, al dolore e alle sofferenze dell’umanità. E, in questo processo, condurrà all’esperienza del mistero ultimo d’amore e di compassione che unisce il divino, l’umano e l’universo.
Parole chiave: teologia, esclusione, capitalismo
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300019814
Prezzo: € 7.00
Descrizione:
Per comunicare meglio
26. I preti scrivono... ma sanno comunicare?/12 (Roberto Laurita)
DOSSIER
Le nostre grandi parole
61 Giustificazione
1. Giustificazione: il significato religioso a confronto con l’uso corrente del termine (Valeria Boldini)
2. La giustificazione del peccatore secondo Paolo (Giuseppe Pulcinelli)
3. La giustificazione nell’antropologia teologica contemporanea (Angelo Maffeis)
4. Giustificazione: indicazioni per la predicazione (Chino Biscontin)
5. Giustificazione: breve antologia di testi (Benedettine del Monastero «Mater Ecclesiae»)
SUSSIDIO
Chiamati ad una via che conduce all’amore.
Veglia di preghiera per le vocazioni (Guido Novella)
PREPARARE LA MESSA
Tempo pasquale 2016
Domenica di Pasqua (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
2ª Domenica di Pasqua (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
3ª Domenica di Pasqua (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
4ª Domenica di Pasqua (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
5ª Domenica di Pasqua (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
6ª Domenica di Pasqua (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
Ascensione del Signore (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
Domenica di Pentecoste (Andrea Andreozzi, Martino Della Bianca)
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Lisa Sowle Cahill
Pagine:
Ean: 2484300019791
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
Dopo il concilio Vaticano II, l’etica cattolica ha cominciato a considerare la morale individuale in maniera più olistica, a prestare più attenzione alla giustizia sociale, ad usare un obiettivo globale nel considerare i problemi sociali, a dare priorità all’“opzione preferenziale per i poveri” come criterio del significato di giustizia. Quattro modelli di etica possono essere correlati con questi cambiamenti: un’etica della moralità personale, un’etica del bene comune universale, l’etica della liberazione e, forse più importante di tutte, l’etica dell’empowerment, che rappresenta una rivalutazione effettiva del ruolo attivo – sia morale sia politico – dei medesimi popoli oppressi.
Parole chiave: etica, bene comune, empowerment
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300019807
Prezzo: € 6.00
Descrizione:
Per un nuovo umanesimo in Gesù Cristo
Quest’anno rivisiteremo i ‘cinque verbi’ di Firenze per ritrovare il ‘gusto per l’umano’ anche
celebrando: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. Una rubrica, declinata per
ogni numero, non dimenticherà l’anno giubilare della misericordia. Come sempre il primo
numero fa da grande editoriale a tutta l’annata.
Studi
L. Margaria, Il nuovo umanesimo è linguaggio della gratuità
Nel contesto attuale dove sembra che la questione dell’uomo non riesca più a dire la sua peculiarità
rispetto all’unica logica di mercato, la tematica della gratuità rivela una prospettiva nuova all’interno
della quale poter coniugare un discorso sull’uomo e del suo rapporto con il mondo. La proposta filosofica
di Jean-Luc Marion, che pone come fondamento della realtà il binomio riduzione-donazione, può
essere un modo per giustificare e dare spessore al linguaggio della gratuità come novità colta dal e per
l’uomo, evitandole di diventare un semplice richiamo emotivo-sentimentale.
J.-L. Souletie, La liturgia o l’accesso alla libertà ricreata
Il mistero della Pasqua è attualizzato al centro di ogni liturgia (SC 2). Esso replica la situazione di
rivelazione: Dio chiama e l’uomo risponde come libero soggetto davanti al suo volto, senza cessare di
essere solidale con la comune umanità. La liturgia è così un esercizio di discernimento della parola che
non mente nel dare forma concreta alla fede pasquale. Essa contiene allora un potenziale etico al centro
della sua azione teandrica.
A. Grillo, Umanità e sacramentalità della liturgia
La liturgia è stata riscoperta nel xix-xx secolo mediante un profondo ripensamento della teologia in
rapporto alle nuove ‘scienze umane’. Non si è trattato semplicemente di una lettura della teologia alla
luce del ‘sacro’, ma piuttosto di una reinterpretazione profonda della tradizione cultuale in rapporto al
suo significato teologico e spirituale. Ne è derivata una serie di ‘parole-chiave’ a livello di contenuti e di
forme che hanno riletto in profondità l’azione di culto e il suo senso per la fede.
S. Sirboni, Una pastorale liturgica per un nuovo umanesimo
Gesù ha rivelato Dio attraverso la sua ‘scandalosa’ umanità. Il discepolo, il cristiano, è chiamato, sulle
orme di Cristo, ad essere testimone dell’Invisibile con la propria umanità. La pastorale liturgica non ha
lo scopo di ‘intrattenere’ i fedeli come se fossero clienti di ‘cerimonie religiose’, ma di favorire l’azione
dello Spirito Santo che conforma l’essere umano all’uomo Gesù, nuovo e vero Adamo. Ciò avviene
nella misura in cui la celebrazione liturgica è anche esperienza e scuola di umanità.
M. Guasco, Il ruolo del ‘rito’ per la formazione della persona
Il rito e il suo significato, uno degli aspetti più importanti nella liturgia, ha sempre rappresentato un elemento
molto importante nella vita della persona. Alcuni esempi desunti dalla storia ci ricordano quanto
influisca il rito nella formazione della persona, anche per inserirla in una storia e in una tradizione, delle
quali la persona stessa spesso non è neppure consapevole.
Temi pastorali
D. Ricca, Celebrare in carcere: esperienze di umanizzazione attraverso liturgia e carità
In ogni iniziativa di recupero e promozione della persona in certe condizioni, si annuncia e si realizza
la salvezza che sarà esplicitata a mano a mano che i soggetti se ne rendono capaci. La messa in carcere
non ci rende più buoni o cristiani migliori, ma ci rende uomini e donne più veri, nella misura in cui impariamo
ad accogliere l’altro, fuori o dentro quelle mura, guardandolo negli occhi, riscoprendoci noi, in
primo luogo, peccatori amati; a quel punto capaci di tendere la mando ad altri.
Schede per la formazione
C. Doglio, Uomo nuovo, culto, santità
Due schede propongono un percorso biblico-catechistico per incontri formativi, per adulti e catechisti:
il primo aiuta a riflettere sul tema della novità dell’uomo in Cristo secondo alcune espressioni presenti
nella lettera agli Efesini, mentre il secondo precisa l’impostazione cristiana del culto e della santità, delineando
il ragionamento centrale della lettera agli Ebrei .
G. Venturi, La presentazione dei doni.
Dalla teatralità all’educazione alla oblatività
L’autore analizza la dinamica dell’offrire nel comune modo di agire per arrivare a interpretare la dinamica
e il senso proprio che assume nel rito della messa la presentazione dei doni. Specificando il
significato dei doni del pane e del vino si comprende che i doni posti sull’altare sono ‘in attesa di divenire’,
per cui questo rito costituisce il primo momento del mistero dell’offrire/sacrificare. Tutti gli altri
cosiddetti doni, aggiunti e portati all’altare con una certa teatralità, oscurano l’espressività dei veri doni.
Anno santo
S. Morra, Gente che benedice: la categoria teologica di misericordia
Parlare di misericordia porta con sé il rischio della riduzione a una comprensione del tema puramente
spirituale, interiore, morale, quasi un atteggiamento di bontà un po’ ingenua. Invece la misericordia,
nel solco del magistero di papa Francesco, è una categoria profondamente significativa, una categoria
che impone ripensamenti strutturali oltre che personali, una linea guida della riforma della chiesa e
della vita cristiana che molti si augurano.
Sussidi e testi
D. Piazzi, Persone nuove, risorte come Lazzaro
D. Piazzi, In Cristo Gesù un nuovo umanesimo
G. Cavagnoli, Sacramento della Penitenza. Schemi per l’esame di coscienza
Santa Sede
Congregazione per il Culto Divino, Decreto In Missa in cena Domini
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore: Daniel Franklin Pilario
Pagine:
Ean: 2484300019784
Prezzo: € 3.50
Descrizione:
Questo saggio intende rivisitare il metodo “vedere – giudicare - agire” così come ha preso piede nel corso degli anni, nonché esaminare quali contesti contemporanei in Asia e in altri luoghi ne stimolano una qualche revisione. In primo luogo, al di là di una rigida analisi socio-economica equiparata al marxismo, il “vedere” (l’analisi sociale) ha tenuto conto continuamente di contesti plurali di culture, generi e religioni differenti. Mentre questa “pluralizzazione” era necessaria, il sistema spietato della globalizzazione richiede di recuperare la critica originaria dell’«idolatria del denaro». In secondo luogo, il “giudicare” è stato considerato tradizionalmente come l’applicazione dei cosiddetti “princìpi cristiani” nel contesto. Le scienze riflessive contemporanee sfidano il predominio della teoria sulla prassi, sollecitando anche in tal modo il ripensamento del ruolo delle esperienze delle persone e della riflessione delle comunità di base nella (ri)formulazione delle dichiarazioni dogmatiche cristiane e delle strutture pastorali. In terzo luogo, l’“agire” deve recuperare la resistenza quotidiana data-per-scontata fra le comunità di base che sono state sconvolte nel modo più brutale dalle incursioni del capitale globale.
Parole chiave: teologia, liberazione
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Editore: Queriniana Edizioni
Autore:
Pagine:
Ean: 2484300019746
Prezzo: € 10.00
Descrizione:
Editors: Maria Clara Bingemer – Luis Carlos Susin
Abstract:
Come dice nel suo articolo contenuto in questo numero giubilare della rivista il grande teologo salvadoregno Jon Sobrino, «vi sono eventi passati che seppelliscono la storia e catene che la imprigionano. E vi sono eventi passati che liberano la storia dalle catene, come molle che spingono in avanti». Questa è la sensazione derivante dal convegno tenuto a Rio de Janeiro e dai testi che il lettore tiene ora in mano. Concilium, fondata cinquant’anni fa, continua a dare frutti. E, quel che conta di più, la rivista non si è fermata nel tempo, ma continua nella sua dinamica di costruirsi in base al ritmo e all’andamento delle sfide attuali e future della società e della chiesa.
Key words: Concilium, teologia, Vaticano II, rinnovamento
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Giuseppe DAcunto
Pagine:
Ean: 2484300019647
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
Nel proposito di enucleare il fondamento antropologico della nostra
esperienza dell’arte, Gadamer si volge a tematizzare i concetti di gioco,
simbolo e festa. Vediamo, in particolare, che cosa ci dice in riferimento a
quest’ultima.
Innanzi tutto, rispetto al lavoro che «ci separa e ci divide», agli scopi
pratici che ci isolano e ci singolarizzano, la festa è, invece, «sempre di tutti
», nel senso che è proprio la «comunanza», ossia il riunirsi insieme per
celebrare qualcosa, il suo modo d’essere più compiuto.
Mi sembra […] che il festeggiare sia caratterizzato dal fatto che rappresenti
qualcosa soltanto per coloro che vi partecipano. Questa partecipazione poi mi
sembra essere un tipo di presenza del tutto particolare1.
Gadamer, in un altro suo testo, la chiama anche «presenza eminente» o
«assoluta»2, precisando che ad essa «appartiene essenzialmente il fatto di
ripetersi»3: una ripetizione, però, in cui l’originale non si reduplica semplicemente,
ma ritorna a rivivere integralmente.
Ogni culto è in verità creazione4.
Ne viene che, dal preciso momento della sua istituzione, la festa sarà
sempre «celebrata regolarmente», per cui essa presenta sì un profi lo di unicità e
di irripetibilità, ma che propriamente è tale «solo in quanto è sempre
diversa». Una qualità, questa, che ne fa un qualcosa che «ha il suo essere
nel divenire» e che reca, perciò, il contrassegno di una temporalità «più radicale
di tutto quanto appartiene alla storia»5.
Alla festa è, inoltre, consustanziale non solo il discorso, in una forma
che si fa carico di commemorare la sua solennità, ma anche, e soprattutto,
il silenzio: silenzio che si propaga facendo leva proprio sulla struttura partecipativa
che la contraddistingue. In defi nitiva, l’essenza della festa non è
data da un essere-insieme puro e semplice, ma dal fatto che i convenuti si
trovano riuniti nel segno di un’«intenzione» che è, appunto, ciò che impedisce
loro di «disperdersi in esperienze vissute singolarmente»6. Al riguardo,
può valere il paragone tra la festa e il fenomeno della tragedia greca, come
evento sociale che, coinvolgendo tutti i cittadini, forniva ad essi l’occasione
per rinsaldare il loro vincolo di appartenenza comunitaria7.
A proposito dell’«intenzione», appena menzionata, Gadamer ne parla
anche come di uno «scopo verso il quale si va», nel senso, però, che «non
bisogna prima andare verso qualcosa per poi arrivarvi», ma dove tale «scopo
» ci sta sempre davanti come presente, in ogni momento e fi n dall’inizio.
Ne discende che il rapporto che la festa intrattiene con il tempo sta
nel fatto non tanto che si trova inserita in un ordine cronologico, quanto
che quest’ultimo si dà solo nel segno dell’evento di cui essa celebra
il ricorso8.
Gadamer ne può concludere, così, che due sono le esperienze del tempo
di cui l’uomo dispone. Da un lato, l’esperienza pratica del tempo, dove
quest’ultimo si confi gura come un vuoto che deve essere riempito con qualcosa,
dall’altro, l’esperienza del tempo pieno o proprio: del tempo che ...
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Igor Salmi
Pagine:
Ean: 2484300019685
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
La presenza dei primi frati nel territorio di Stiria e Carinzia dipese dalla
seconda missione fatta da Giordano da Spira in Germania nel 12211. Da
quest’anno già esiste il convento a Würzburg, che fu così la prima comunità
organizzata dei frati francescani oltre le Alpi. Da Augsburg (Baviera)
i frati partirono in tre direzioni: una verso nord-ovest, l’altra verso Regensburg
e l’ultima – quella che ci interessa in questo contributo – verso
sud-est (Austria).
L’origine della Provincia d’Austria viene comunemente datata al 12392.
Essa sorse con l’aiuto di Giordano da Giano (†1262), uno dei biografi principali
di San Francesco e dei primi frati3. Nell’arco d’alcuni decenni la provincia
fu divisa in quattro custodie, un secolo dopo in sei: C. Viennensis
(Vienna), C. Danubiensis (Danubio), C. Anasiensis (Ens), C. Stiriensis (Stiria),
C. Marchiensis (Windischmark), C. Felicensis (Villach)4.
Porremmo attenzione allo sviluppo delle custodie di Stiria, di Windischmark
e di Villach che pian piano andavano conseguendo una certa autonomia
fi no all’instaurazione della Provincia di “Stiria e Carinzia” a metà
del secolo XVI.
Il manoscritto Brevis Descriptio, nel raccontare il percorso storico di
detta provincia, parte dall’inizio dell’Ordine Francescano nel secolo XIII,
dalla sua rapida diffusione in Europa e si ferma nell’odierno territorio austriaco
meridionale, sloveno e italiano nordorientale, ove sorse la provincia
indipendente durante il XVI secolo, e ci accompagna fi no al 1766, l’anno
in cui fu redatto dal padre maestro e teologo Arsenius Platner di Graz
(1710-1781)5.
Riteniamo la Brevis Descriptio una fonte preziosa per diverse ragioni.
Sulla provincia di Stiria e Carinzia non è stato scritto tanto, soprattutto
a causa delle fonti mancanti. Finora non si è fatta nessuna edizione completa
di qualche fonte riguardo alla provincia.
Anche sulla Brevis Descriptio non è stata realizzata mai un’edizione
completa. Qua e là possiamo trovare dei frammenti del manoscritto ma non
come unità. Nel presente lavoro per la prima volta viene trascritto e commentato
il manoscritto nel suo insieme.
Il manoscritto nel modo conciso e preciso (con poche mancanze) descrive
la provincia come nessun altro.
Non si sa esattamente di quale altra fonte l’autore si sia avvalso per la
stesura del codice. Con l’edizione si è giunti ad una congettura che cioè egli
avrebbe potuto attingere, per alcune vicende, al manoscritto Quintum saeculum,
redatto da Samuel Müller e composto nel 1724, senza conoscere ...
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Orlando Todisco
Pagine:
Ean: 2484300019715
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
È ampiamente condivisa la problematizzazione del pensare occidentale.
M. Heidegger parla della “fi ne della fi losofi a” così come si è venuta affermando
in Occidente; H.-J. Gadamer critica l’assolutizzazione del metodo
scientifi co quale garanzia del sapere affi dabile a fronte dell’area infi nita
della verità; Th. Adorno e E. Levinas sottolineano un certo nesso tra “la
metafi sica dell’essere in quanto essere”, variamente declinata in Occidente,
e la “Shoah”; J. Derrida denuncia il logocentrismo del pensare occidentale
e lo smarrimento dell’onda sotterranea del dire1. All’ovvio rilievo che
la critica non può risparmiare il pensare biblico-cristiano, momento costitutivo
del pensare occidentale, si risponde che, nel tentativo di trasfi gurare il
mondo greco-pagano, tale pensare è stato per un verso arricchito e per l’altro
mortifi cato. Quella greco-pagana e quella biblico-cristiana sono, infatti,
due prospettive che, variamente coniugate, hanno dato luogo a una terza
prospettiva, quella appunto occidentale, al centro di queste rifl essioni.
Ora, in merito a tale prospettiva ci si chiede se, al termine della bimillenaria
stagione speculativa, non si imponga il compito, oltre che di prendere
atto dei risultati, di metter mano a una sorta di ripensamento paradigmatico.
Ma in quale direzione? Non più nella direzione della razionalità, che
ha animato il pensare fi losofi co-teologico dell’Occidente, sia pure secondo
modalità plurali e consapevolmente fallibili, bensì nella direzione della
libertà di taglio biblico-cristiano, teorizzata dalla Scuola francescana nei
secc. XIII e XIV. Se adeguatamente esplorata, tale prospettiva pare in grado
di alimentare un rinnovato pensare fi losofi co-teologico a sostegno del
riassestamento in atto dell’umanità.
L’organigramma del percorso si articola in due serie di rifl essioni. Anzitutto,
si mette in luce la differenza qualitativa tra la prospettiva ...
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Cardinale Ennio Antonelli
Pagine:
Ean: 2484300019609
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
Vi saluto con viva amicizia nel Signore. Auguro a tutti voi che partecipate
con devozione a questa santa liturgia Pace e Bene. Mi congratulo con
la vostra comunità accademica, che specialmente negli ultimi anni si è
impegnata a “fare teologia insieme”, in stile di fraternità. Così il pensiero
teologico scaturisce dalla vita di comunione e si pone a servizio di essa.
Poco fa abbiamo ascoltato un bellissimo testo della prima lettera
di Giovanni1, in cui l’amore reciproco nella comunità cristiana viene
presentato come via alla conoscenza di Dio. Secondo l’insegnamento
complessivo della Lettera, Dio si è manifestato a noi soprattutto in Gesù di
Nazaret e nella sua storia personale; ma ora, in dipendenza da lui, si rende
presente e si manifesta in quelli che credono in lui, nella misura in cui
vivono l’amore reciproco. Lo Spirito Santo innanzitutto muove a credere
in Gesù Cristo come suprema rivelazione dell’amore di Dio e poi muove
a vivere l’amore tra credenti, in modo da fare adesso l’esperienza di Dio
come amore.
In un testo precedente a quello che poco fa è stato proclamato, l’autore
della Lettera diceva: “Questo è il suo comandamento che crediamo nel nome
del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri secondo il precetto
che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti (cioè questo suo doppio
comandamento) rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli
rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato … In questo potete riconoscere
lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne
(cioè nella concretezza di una storia umana) è da Dio: ogni spirito che non
riconosce Gesù non è da Dio” (1Gv 3,23-24; 4,2-3). Dunque non qualsiasi
spirito, non qualsiasi amore rende presente e fa conoscere Dio, ma solo lo
Spirito che muove a credere in Gesù Cristo e ad amare come lui ha amato.
Ora veniamo al testo della prima Lettura. A scanso di equivoci si
ribadisce “Nessuno mai ha visto Dio” (1Gv 4,12) direttamente in se stesso.
Anche la conoscenza di fede è analogica e quindi debolissima. Tuttavia
già in apertura la prima Lettera di Giovanni affermava solennemente che
in Gesù di Nazareth Dio ci è venuto incontro personalmente e in qualche
modo si è fatto udire, vedere, contemplare e toccare con mano (cf. 1Gv
1,1-3) e nel nostro testo di oggi ripete qualcosa di simile: “In questo si
è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo
Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui … Noi stessi
abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come
salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio
rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore
che Dio ha in noi” (1Gv 4,9.15-16). Innanzitutto dunque noi conosciamo
Dio mediante la fede in Gesù Cristo; ma, credendo in lui, possiamo e
dobbiamo amarci reciprocamente come egli ci ha amati. Allora l’amore
di Dio, manifestato mediante Gesù Cristo, raggiunge il suo scopo e il suo
compimento. “Se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni
gli altri … Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di
lui è perfetto in noi” (1Gv 4,12). “In noi” nel linguaggio di Giovanni può
assumere vari signifi cati, peraltro strettamente collegati tra loro: per noi,
tra noi, dentro di noi. Può indicare la presenza e immanenza di Dio sia
nel cuore dei singoli credenti sia tra di loro nella comunità. La moderna
teologia spirituale potrebbe con S. Teresa d’Avila parlare di presenza nel
castello interiore e con Chiara Lubich parlare di...
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Francesco Celestino
Pagine:
Ean: 2484300019623
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
L’uomo di ogni tempo, nella sua intelligenza, ha sviluppato la capacità
di porsi delle domande: «Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Qual è lo
scopo della mia vita? Cosa c’è dopo la morte?». Per Julien Ries († 2013),
studioso belga, fi lologo, storico delle religioni e antropologo del sacro, defi
nito «pioniere del sacro»1, «è a partire da queste domande e da domande
analoghe che si sprigiona […] il senso religioso che è la ricerca di una
risposta integrale a queste domande»2. Egli sembra fare eco alle previsioni
di Martin Heidegger († 1976), fi losofo tedesco, uno dei maggiori esponenti
dell’esistenzialismo ontologico e fenomenologico, secondo il quale
nessuna epoca ha avuto, come l’attuale, nozioni così numerose e svariate
sull’uomo. Nessuna epoca è riuscita come la nostra a presentare il suo sapere
intorno all’uomo in modo così effi cace e affascinante, né a comunicarlo in
modo tanto rapido e facile. È anche vero, però, che nessuna epoca ha saputo
meno della nostra che cosa sia l’uomo. Mai l’uomo ha assunto un aspetto così
problematico come ai nostri giorni3.
Consapevoli che oggi l’uomo deve recuperare la sua identità di persona,
ci proponiamo di esplorare l’approccio di Ries al concetto dell’uomo come
apertura al sacro. E proprio l’homo religiosus è il “fil rouge” della sua pionieristica
ricerca, ricca di indagini, di fonti, di chiavi interpretative. Agli occhi
del nostro studioso, l’uomo è da sempre il soggetto e l’attore dell’esperienza del
sacro, sia di quella rudimentale, intuitiva, immediata, come nel
caso dell’uomo di Neanderthal che seppelliva i suoi defunti, sia di quella
mistica, “ineffabile”, “credente”, come nel caso di Mosè al Monte Sinai. Le
varie situazioni esistenziali mettono, comunque, l’uomo in rapporto con il
sacro, il mistero, il trascendente. Nel presente articolo, a causa della vastità
dell’approccio di Ries a quest’argomento, ci sembra opportuno limitarci
ai seguenti punti: 1. L’uomo e il mistero della vita, 2. L’uomo alla scoperta
del mistero, 3. I simboli fonte del mistero, 4. La religione esperienza relazionale
con il Mistero, 5. L’uomo di fronte al Mistero: la dimensione orante,
6. Nuova evangelizzazione: educare ...
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Francesco Costa
Pagine:
Ean: 2484300019630
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
Seguirà qui appresso un ragguaglio sui personaggi religiosi, posti in rilievo
dal p. Filippo Rotolo in maniera scientifi ca sulla scorta dei documenti.
Si tratta di personaggi che, a eccezione di Andrea da Faenza, religioso
dei Frati Minori Osservanti, appartennero alla Provincia dei Frati Minori
Conventuali di Sicilia. Si procederà per via cronologica, cioè tenendo conto
degli anni in cui i vari scritti hanno visto la luce.
1. Fra Gerardo da Borgo San Donnino († 1277 ca.)
Gerardo da Borgo San Donnino, oggi Fidenza (Parma), pur essendo emiliano,
apparteneva alla Provincia religiosa di Sicilia. Questo spiega l’interesse
del p. Rotolo per il frate emiliano. La sua vicenda è narrata in coincidenza
con il VII centenario della morte di s. Bonaventura (1274-1974),
giacché il processo e la condanna di questo francescano, pervicace gioachimita,
avvennero durante il generalato del Dottore Serafi co.134
Probabile discepolo di s. Bonaventura a Parigi, nel 1254 fra Gerardo aveva
pubblicato il suo Liber introductorius in Evangelium Aeternum e glossato
la Concordia novi et veteris Testamenti dell’abate Gioacchino da Fiore
(† 1202 ca.), affermando, contro lo stesso pensiero dell’Abate fl orense,
che nell’imminente terza era del mondo, quella dello Spirito Santo, l’Evangelium
Aeternum di Gioacchino da Fiore, essendo ispirato, avrebbe sostituito
il Vangelo di Cristo.
Non si fece attendere la reazione dei maestri dell’Università di Parigi,
già ostili ai maestri degli Ordini Mendicanti. S. Bonaventura, «per salvare
l’integrità di fede dell’Ordine e tutelare la pacifi ca espansione della Provincia
di Sicilia»,135 si vide costretto a sottoporre fra Gerardo a regolare processo
a Parigi nel 1258. Riconosciuto colpevole di eresia, il frate emiliano
fu scomunicato e condannato al carcere perpetuo, morendo dopo diciotto
anni di galera tra il 1276-77.
Nel delineare lo sviluppo della triste vicenda, p. Rotolo dà rilievo alle
attese apocalittiche del tempo in Sicilia, fomentate dalla letteratura gioachimita.
Rotolo pone l’accento sulle vessazioni subite dai francescani, causa la
loro fedeltà al papa, dall’imperatore Federico II di Svevia, non a caso ritenuto
da fra Gerardo e dai suoi confratelli “Spirituali”, uno dei due anticristi
(l’altro era Alfonso X, re di Castiglia), comparsi nell’imminenza della fi ne
del mondo, prevista da questi dissidenti francescani per il 1260. L’articolo
del p. Rotolo, su fra Gerardo da Borgo S. Donnino, serve a far conoscere
meglio la vita della Provincia conventuale di Sicilia nel ...
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Editore: Miscellanea Francescana
Autore: Cardinale Ennio Antonelli
Pagine:
Ean: 2484300019616
Prezzo: € 4.00
Descrizione:
1. Dio, l’Invisibile, si rende visibile mediante molti segni convergentiin un solo grande segno: Gesù Cristo. La rivelazione è credibile e la fedecristiana è ragionevole.Il libro si articola in tre parti, con l’aggiunta di un’appendice. Si avvaledi vari linguaggi: rifl essione teologica e fi losofi ca, narrazione storica, poesia,immagine pittorica.2. La prima parte, “L’uomo di fronte a Dio”, è la più diffi cile, perché costituisceun’introduzione teologica e fi losofi ca, in cui prevale largamenteil linguaggio della rifl essione concettuale. Si sviluppano i seguenti temi: ladomanda esistenziale di senso, il cristianesimo come buona notizia accoltanella fede, l’incontro interpersonale di Dio con l’uomo nella rivelazione storica,i presupposti antropologici e ontologici della rivelazione e della fede.Sembra opportuno riassumere e mettere brevemente in risalto l’argomentodella rivelazione di Dio nella storia, che è il più adatto a inquadrarela prospettiva generale del libro.Gli uomini vivono e si sviluppano in relazione tra loro. In quanto soggettiautocoscienti e liberi, essi rivelano la loro interiorità, gli uni agli altri,per autotestimonianza, comunicando signifi cati spirituali in segni sensibilie corporei (ad es. le idee nelle parole, gli affetti nei gesti, le decisioni nelleazioni, l’anima nel volto), attraversando progressivamente molteplici esperienzeche costituiscono la loro storia personale. Il signifi cato e la credibilitàdell’autotestimonianza emergono dall’interpretazione dei segni e specialmentedalla convergenza di essi nel divenire storico. Se il signifi cato ela credibilità vengono riconosciuti e accolti, le persone creano tra loro rapportidi fi ducia, amicizia e collaborazione; accrescono il loro patrimonio diconoscenze e di abilità; dilatano e potenziano il loro mondo interiore; costruisconola società e creano le istituzioni.Dio nella sua rivelazione personale si adatta all’uomo; manifesta se stesso,il suo amore, il suo progetto di salvezza, in modo simile a quello degliuomini nel comunicare tra ...
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Editore: Lateran University Press
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Ean: 9788846511195
Prezzo: € 20.00
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