Miglio
Nell’alimentazione umana occidentale odierna il miglio ha interesse marginale, venendo impiegato per produrre
farine e semole utilizzate soprattutto dalla cucina macrobiotica.
Il valore dietetico è elevato, per il discreto tenore in proteine (11% in peso) (simile a quello del grano),
sali minerali e fibra grezza.
è inoltre ricco di vitamine A e del gruppo B, specialmente niacina, B6 e acido folico, calcio, ferro, potassio,
magnesio e zinco. Per il suo elevato contenuto di acido silicico, e non salicilico come erroneamente altrove
riportato, è spesso considerato un vero e proprio prodotto di bellezza per pelle e capelli, unghie e smalto
dei denti, stimolandone la crescita. Il miglio non contiene glutine, per cui la predisposizione alla
panificazione è minore rispetto alle farine di orzo, frumento e segale. Quando viene combinato con il grano
(o la gomma arabica nel caso di prodotti per celiaci), può essere utilizzato per produrre pane
lievitato. Da solo, può venire utilizzato per "schiacce" non lievitate.
Poiché nessuno dei tipi di miglio è strettamente imparentato con il grano, è un alimento indicato per i
celiaci o per chi soffre di altre forme di allergie o intolleranze al glutine o al grano. Il miglio è
anche un blando inibitore della perossidasi tiroidea, l’enzima coinvolto nella sintesi degli ormoni tiroidei
(uno studio del 2009 ha rilevato una stretta correlazione tra celiachia e tiroidite autoimmune nei pazienti
in età pediatrica) e quindi non dovrebbe venire consumato in grandi quantità da chi soffre di problemi alla
tiroide.
Nella medicina tradizionale cinese viene considerato un alimento tiepido, meno riscaldante dell’avena. Il suo
considerevole contenuto in lecitina e colina lo rende particolarmente adatto alle persone sedentarie, chi è
dedito a lavori intellettuali e ai convalescenti, nonché alle donne in gravidanza.
Essendo ricco di lipidi, lo stoccaggio sotto forma di fiocchi o farina è limitato nel tempo, mentre si conserva
a lungo in chicco. è quindi consigliabile macinare i chicchi al momento dell’uso.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Panicum_miliaceum